WIM WENDERS. Mes amis polaroid

- DATA INIZIO: 03/07/2023

- DATA FINE: 24/09/2023

- LUOGO: ARLES (F) – Espace Van Gogh

- INDIRIZZO: 18 Place Félix Rey, 13200 Arles

Una mostra che è un omaggio all’epoca delle foto istantanee che si stampavano senza ricorso a studio fotografico con le storiche Polaroid

WIM WENDERS. Mes amis polaroid – Mostra Arles

 

Mostra fotografica Arles
Installation view

 

ARLES (F) – Espace Van Gogh 18 Place Félix Rey, 13200 Arles

Dal 03/07 al 24/09/202

Dal 1970 la cittadina francese di Arles in Provenza ospita Les Rescontres d’ Arles una settimana di full immersion nella fotografia durante la quale in tutta la città giorno e notte, fotografi e curatori del programma incontrano il pubblico in proiezioni serali, visite guidate, dibattiti, conferenze.

Il programma è da sempre arricchito da un numero rilevante di mostre in vari siti  della città spesso trampolino di lancio per talenti emergenti  ma anche occasione per offrire al pubblico l’opera di maestri della fotografia.

Nel 2023 Les Rescontres si svolgono dal 3 al 9 luglio, ma le mostre inaugurate in questi giorni continuano oltre il termine della manifestazione.

Inaugurata il 3 luglio la mostra WIM WENDERS. MES AMIS POLAROID si concluderà infatti il 24 settembre 2023.

La mostra è allestita nello Espace Van Gogh, uno spazio culturale polivalente, usato soprattutto per esposizioni, che deve il suo nome al fatto che era il vecchio ospedale in cui Van Gogh venne più volte ricoverato.

Si tratta di una mostra che ricorda l’esperienza di Wim Wenders quando nel 1976 girava con Bruno Ganz e Dennis Hopper il film L’amico americano ad Amburgo e Parigi.

Le Polaroid erano allora l’equivalente delle foto istantanee che gli smartphone consentono oggi.

Wenders ricorda Fotografavo diversi luoghi delle riprese, poi appendevo le Polaroid al muro dell’ufficio di produzione.

La persona incaricata della sceneggiatura ha fotografato ogni scena per garantirne la continuità.

Ho fotografato i miei attori durante le prove e talvolta durante le riprese.

Anche nella storia, Dennis Hopper, interpretando il tormentato personaggio di Tom Ripley, ha usato una macchina fotografica Polaroid.

Nel film l’attore comunica il suo tormento interiore scattando una serie di autoritratti con la sua macchina fotografica Polaroid SX-70.

La scena ha catturato prima del tempo l’ossessione narcisistica di cui avremmo sofferto tutti in seguito, quando ci siamo fatti dei selfie come se fosse la cosa più naturale del mondo e oggi lo è.

Chi avrebbe potuto prevedere che, un giorno, le nostre macchine fotografiche avrebbero avuto obiettivi su entrambi i lati!

Una svolta inimmaginabile all’epoca, come quando l’attore in quel film si punta la telecamera in faccia come una pistola per uccidersi.

La mostra di Wim Wenders sembra quasi un promemoria della lunga e inevitabile strada verso la nostra era digitale.

 

ORARI

  • Tutti i giorni 10.00 – 19.30

INFO

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