Un nuovo progetto a Photobastei di Zurigo presenta New York negli anni Cinquanta in una selezione delle straordinarie immagini del libro fotografico di William Klein

Photobastei di Zurigo ospita la mostra fotografica WILLIAM KLEIN. New York – der entfesselte William Klein, fino al 3 novembre

Dal 12 settembre 2024 Photobastei di Zurigo presenta WILLIAM KLEIN. New York – der entfesselte William Klein, una selezione di 130 immagini dal libro di Klein New York 1954.55.

William Klein (New York 1926 – Parigi 2022) era figlio di ebrei immigrati.

Studiò prima sociologia e poi prestò servizio militare.

A 21 anni visitò Parigi per la prima volta (come soldato).

Qui entra nello studio di André Lhote (come Henri Cartier-Bresson), poi nello studio di Fernand Léger.

Si cimenta con diversi generi artistici – pittura, fotografia e cinema – sempre pieno di grande curiosità ed energia vitale, optando poi per la fotografia di strada e il cinema con occhio particolare ai temi sociali e ai diritti degli afroamericani.

A Parigi rimase per la prima volta otto anni facendo ritorno a New York nel 1954 e la trova al tempo familiare ed estranea.

Decide di riconquistare radicalmente New York, soggettivamente, intuitivamente e con prospettive inaspettate.

Ritrae la metropoli in forte espansione, la città della Coca-Cola, di Wall Street, delle grandi macchine e dei cartelloni pubblicitari lampeggianti, come un luogo oscuro, aspro e deprimente – e crea la sua opera più famosa e allo stesso tempo più influente: il libro fotografico “New York 1954-1955“.

Un libro fotografico speciale, sia nei contenuti che nella sua formazione:

Nei contenuti:

New York era diventata più rumorosa, più veloce, più luminosa e più paranoica, più ansiosa e più deserta.

 Vagò per la città per alcuni mesi e fotografò ciò che trovò ovunque.

 Gruppi di persone in giro, facciate, insegne, funerali, quartieri alti, centri, sport, lavoro, gioco, poliziotti, truffatori e la cacofonia vivente del commercio ovunque.

C’erano sporcizia e tensioni latenti, ma anche gioia, umanità e buon umore.

Le foto di Klein mostrano New York allo stato puro, come un luogo di razzismo, povertà, aggressività e come un luogo dove i ricchi si divertono pubblicamente.

Nella sua formazione:

È forse il primo fotografo a progettare il libro interamente da solo: fotografia, tipografia, impaginazione, copertina, testo. È considerata una pietra miliare nella storia della fotografia, che ha liberato la fotografia dal suo corsetto stretto e convenzionale.