Nell’ombra per oltre ottant’anni, l’hobby per la fotografia di Vivian Maier, una vita di bambinaia a New York e Chicago, l’ha resa una delle più acclamate esponenti della street photography.
VIVIAN MAIER. Shadows and Mirror – Mostra Conegliano
CONEGLIANO (Treviso) – Palazzo Sarcinelli Via XX Settembre 132
Dal 23/03 al 11/06/2023
Palazzo Sarcinelli, edificio rinascimentale di Conegliano, ubicato nel centro storico, è sede della galleria d’arte cittadina e di molti eventi culturali.
Dal 23 marzo Palazzo Sarcinelli presenta VIVIAN MAIER. Shadows and Mirrors, Mostra a cura di Anne Morin in collaborazione con Tessa Demichel e Daniel Buso. Organizzata da ARTIKA in sinergia con diChroma La mostra “Vivian Maier Shadows and Mirrors, composta da 93 autoritratti, racconta la grande fotografa e la sua ricerca incessante di trovare un senso e una definizione del proprio essere.
La mostra ripercorre l’opera della famosa tata-fotografa che, attraverso la fotocamera Rolleiflex e poi con la Leica, trasporta idealmente i visitatori per le strade di New York e Chicago, dove i continui giochi di ombre e riflessi mostrano la presenza-assenza dell’artista che, con i suoi autoritratti, cerca di mettersi in relazione con il mondo circostante.
Vivian Maier (1926-2009) fotografò per più di quarant’anni, a partire dai primi anni ’50, pur lavorando come bambinaia a New York e a Chicago.
Spese la sua intera vita nel più completo anonimato per oltre ottant’anni, fino al 2007, quando il suo corpus di fotografie vide la luce.
Un enorme e impressionante mole di lavoro, costituita da oltre 120.000 negativi, film in super 8 e 16mm, diverse registrazioni audio, alcune stampe fotografiche e centinaia di rullini e pellicole non sviluppate.
Una scoperta straordinaria perché quello che fu vissuto come un hobby finì per renderla una delle più acclamate rappresentanti della street photography.
Gli storici della fotografia l’hanno collocata nella hall of fame, accanto a personalità straordinarie come Diane Arbus, Robert Frank, Helen Levitt e Garry Winograd.
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