Vincenzo de Cotiis, architetto e designer italiano, propone a Londra il significato simbolico dell’arco
Alla Carpenters Workshop Gallery di Londra una mostra di VINCENZO DE COTIIS, architetto e designer italiano, Archaeology of Consciousness
Carpenters Workshop Gallery è una galleria d’arte contemporanea, focalizzata sulla ridefinizione dei confini tra arte, scultura e design.
Operante dal 2006 nel mercato dell’arte funzionale e del design da collezione, la Carpenters Workshop Gallery ha inoltre sedi a Londra, Parigi, New York e Los Angeles.
Da mercoledì 11 ottobre 2023 la galleria presenta una mostra dedicata all’architetto e designer italiano Vincenzo de Cotiis dal titolo Archaeology of Consciousness.
Seguendo le orme di illustri maestri italiani come Gio Ponti e Carlo Scarpa, Vincenzo De Cotiis ( Gonzaga Mantova 1958), studi al Politecnico di Milano, indaga il legame fra architettura, interni e design del mobile, valorizzando infine soprattutto l’artigianato più raffinato.
I suoi arredi scultorei hanno spesso guidato i suoi progetti d’interni, che vanno da spazi residenziali a Ibiza, Parigi, St. Moritz e Cipro a yacht e boutique.
Quando si tratta di trovare ispirazione, Vincenzo De Cotiis dice: «Mi considero onnivoro. Mi nutro di tanti stimoli diversi».
Tutto questo è presente nella mostra di Londra.
Infatti, attraverso Archaeology of Consciousness/Archeologia della coscienza, Vincenzo De Cotiis reinventa le tradizionali strutture ad arco attraverso perversioni deliberate e creative di forma e materiale.
Utilizzando materiali non tradizionali, tra cui pietre rare, fibra di vetro riciclata e vetro di Murano, insieme a distorsioni di forma, la mostra mette in discussione preconcetti di lunga data riguardo al significato simbolico degli archi.
Esplorando il motivo dell’arco come portale, la mostra mira quindi a sfidare le sue connotazioni storiche per aprire la strada a nuove prospettive, proprio perché per de Cotiis Gli archi simboleggiano le transizioni, un concetto che va oltre il mero umano e terreno per abbracciare l’ancestrale.