Luciano Minguzzi (1910-2004) è stato uno dei protagonisti della scultura italiana del Novecento
Il Castello Gamba di Chatillon ospita la mostra Uomini. LUCIANO MINGUZZI in Valle D’Aosta, fino al 22 settembre
A vent’anni dalla scomparsa di Luciano Minguzzi (Bologna, 1911-Milano, 2004), il Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Valle d’Aosta, a Châtillon, dedica allo scultore la sua mostra estiva.
L’iniziativa è anche occasione per festeggiare l’imminente collocazione nel giardino del museo di una sua grande opera, «Uomini» (1969-70), che dà anche il titolo alla mostra Uomini. Luciano Minguzzi in Valle d’Aostacurata da Davide Dall’Ombra e visitabile dal 13 luglio al 22 settembre 2024.
Il rapporto tra l’artista bolognese e la Valle d’Aosta ha origini lontane: è stato infatti tra i vincitori, nella sua categoria, del Premio Saint-Vincent nel 1948 e dagli anni Settanta in poi la società che gestiva il Casinò, le Terme e il Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, e che sosteneva un centro culturale cittadino, iniziò ad acquisire numerosi suoi lavori.
La mostra intende anche valorizzare Due figure – Le due amanti e Due figure in poltrona già presenti al castello.
L’iniziativa espositiva nasce in collaborazione con l’Archivio Luciano Minguzzi di Venezia e in stretto dialogo con il figlio Luca e la famiglia.
La mostra valdostana è un tributo che si assomma alle importanti rassegne già dedicate a Luciano Minguzzi, come quella nella Rotonda della Besana di Milano nel 1973, quella nel Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1986 o ancora quella nel Castello Sforzesco di Milano nel 1992.
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