Tina Modotti. L’opera arriva a CAMERA Torino dopo il grande successo a palazzo Roverella di Rovigo

CAMERA Torino ospita la mostra fotografica Tina Modotti. L’opera, evento aperto al pubblico dal 16 ottobre al 2 febbraio 2025

Intensa è l’attività di mostre temporanee, sempre di grande qualità e attualità del Centro italiano per fotografia/CAMERA di Torino.

Da Palazzo Roverella di Rovigo, dove la mostra ha ottenuto un grande successo, Tina Modotti. L’opera arriva a CAMERA Torino dal 16 ottobre 2024.

La mostra, a cura di Riccardo Costantini – promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e realizzata in collaborazione con Cinemazero – è  dedicata a una delle figure più rilevanti della fotografia del XX secolo.

Nata a Udine nel 1896 Tina conosce i trasferimenti fin da bambina, quando la famiglia si trasferisce in Austria per lavoro, poi ritorna a Udine dove la giovane Tina frequenta le scuole elementari per andare poi a 12 anni a lavorare in una fabbrica tessile.

Ma frequenta lo studio fotografico dello zio Pietro Modotti e lì scatta la scintilla dell’amore per quest’arte, che però rimane latente per anni.

Segue la famiglia in America, conosce e sposa Roubaix de l’Abrie Richey in arte Robo, pittore famoso ed insieme si trasferiscono a San Francisco, dove inizia una breve carriera di attrice.

Le vicende della vita la portano poi a Città del Messico, capitale di un paese ancora in fase post rivoluzionaria, in cui si incrociano le vite di artisti e politici provenienti da tutto il mondo.

Tina si trova al centro della vita politica e culturale di questa città, insieme a personaggi come Diego Rivera e Frida Khalo, di cui era diventata amica intima.

Inizia anche la sua attività professionale, prima come assistente di studio del compagno Edward Weston per farsi scoprire presto come artista di valore, impegnata a ritrarre le persone al lavoro, i momenti di vita quotidiana vista proprio dal lato del massimo rispetto della classe operaia.

La sua attività ha conosciuto un enorme successo che ancora oggi la fa ricordare ed essere al centro di mostre di grande successo.

A Torino vengono presentate 300 opere che raccontano la poliedricità, le peculiarità artistiche, l’indole curiosa, partecipe e libera di Modotti, che durante la sua breve ma intensa carriera è riuscita a catturare l’intensità e i contrasti dei mondi che ha attraversato, espressi con ritratti di vita quotidiana, raccontando anche e soprattutto l’ingiustizia, il lavoro, l’attivismo politico, la povertà, le contraddizioni del progresso e del passaggio alla modernità.

La mostra ha anche una rilevanza dal punto di vista documentale, in quanto raccoglie diversi materiali inediti, video, riviste, documenti, ritagli di quotidiani, ritratti dell’artista, nonché fotografie che risalgono alla prima e unica esposizione che realizzò Tina Modotti nel 1929 e che testimoniano e rendono giustizia all’arte della fotografa.