Per la prima volta, tutte le opere del ciclo dei Pixel-Collage dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn (Berna, 1957) vengono riunite assieme in un’unica mostra.
Thomas Hirschhorn – The Purple Line
Dal 20 novembre 2021 la galleria 3 del Museo nazionale delle Arti del XXI secolo/MAXXI di Roma propone la mostra The purple line dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn.
Nato a Berna nel 1957 Hirschhorn ha realizzato un ciclo di opere denominato Pixel-Collage, che nasce dalla convinzione dell’artista che “il mondo ha bisogno di essere depixelato”.
Si tratta di una ricerca con cui l’artista vuol farci riflettere sul controllo delle immagini, sulla loro autenticazione come “fatti”, sulla possibilità di rendere visibili le porzioni di realtà che vengono sottratte al nostro sguardo attraverso la pixelizzazione, tecnica in cui l’immagine diventa irriconoscibile.
Queste opere, realizzate ricombinando foto pubblicitarie con immagini di corpi mutilati, creano spesso imbarazzo nello spettatore, facendo riflettere su un concetto che l’artista ha più volte espresso: la diffusione dell’ipersensibilità nel mondo contemporaneo.
Il rapporto tra ipersensibilità e sensibilità è al centro infatti della ricerca di Hirschhorn, uno stato di sensibilità è dato da uno sguardo che rimane vigile e consapevole di ciò che lo circonda, senza negarlo; l’ipersensibilità, invece, porta spesso alla censura ed è paradossalmente legata all’autotutela e all’esclusione dell’altro.
La mostra di Roma raggruppa per la prima volta su una lunghissima parete viola (Purple line), secondo un layout disegnato dall’artista, le opere del ciclo Pixel Collage realizzate tra il 2015 e il 2017.