La mostra rappresenta il progetto finale della Classe per la fotografia e i nuovi Media dell’Università Mozarteum di Salisburgo.
This world is white no longer. A project with the Class for Photography and New Media, Mozarteum University Salzburg
Il Museum der Moderne Salzburg presenta tutto l’anno mostre sul modernismo classico, l’arte dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri nelle sue due sedi (Mönchsberg e Rupertinum).
Fino al 10 ottobre 2021 il Museo presenta il progetto finale della Classe per la Fotografia e i nuovi Media dell’Università Mozarteum di Salisburgo.
Sotto la guida dei docenti Gregor Neuerer, Sigrid Langrehr, Michael Mauracher, Peter Schreiner, portano le loro esperienze gli studenti:
Alba Malika Belhadj Merzoug, Melanie Forsthuber, Pia Geisreiter, Magdalena Heller, Hannah Imhoff, Agnes Elena Kern, Vera Kern, Kevin Klinger, Leonie Mirjam Lindinger, Charlotte Pann, Sabine Reisenbüchler, Eva-Maria Schitter,, Angelika Wienerroither, Judith Zaunschirm.
Partecupano anche i gruppi Sculpting Feminism Reading Group e this world is Ego No longer,
La mostra presenta opere nate da un esame approfondito delle diverse manifestazioni del razzismo.
Prendendo una vasta gamma di approcci, gli studenti riflettono sul razzismo quotidiano e strutturale, i giovani artisti mettono in discussione le identità sociali e indagano su forme di critica del potere e strade per l’auto-potenziamento.
Tracciano connessioni con altre forme di discriminazione e affrontano i meccanismi dei social media e le pratiche neocolonialiste nel turismo.
La mostra è concepita come uno spazio di negoziazione, mutevole nel corso della sua durata per illustrare una discussione in corso che accoglie domande senza risposta, argomenti frammentari e cambi di direzione non meno che opere finite.
La mostra del progetto con la classe per la fotografia e i nuovi media, Mozarteum University Salzburg si svolge parallelamente alla mostra Questo mondo non è bianco più a lungo. Viste di un mondo decentrato.