Visioni e revisioni dei “tempi sovietici” dalle collezioni del Centro Pecci ed altre raccolte
The Missing Planet Visioni e revisioni dei “tempi sovietici”
A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino e dalla successiva dissoluzione dell’URSS, il Centro Pecci di Prato si pone la domanda su come sia cambiato il mondo in questi decenni, privato della radicale alternativa rappresentata per Settant’anni dal modello sovietico.
Si immaginava un nuovo inizio, l’avvio di un mondo diverso, ma in realtà si ridusse ad una semplice negazione del modello e dei valori del cosiddetto Est in favore di un’affermazione dell’Ovest .
Da allora l’occidente si è rivelato onnipresente e onnipotente.
Ha senso allora parlare ancora di Pianeta Rosso in un momento in cui le “stelle” del capitalismo hanno occupato ogni spazio nella società contemporanea?
Il Centro Pecci lo fa e non solo da oggi.
Il tema dell’arte “sovietica” non è infatti nuovo per il Centro di Prato.
Nella primavera del 1990, Artisti Russi Contemporanei, a cura di Amnon Barzel e Claudia Jolles, testimoniò l’euforia del momento insinuando tuttaviq, contemporaneamente e contraddittoriamente, un sentimento di timore verso il futuro.
Seguì poi nel 2007 una seconda mostra Progressive Nostalgia, a cura di Viktor Misiano. Una mostra che testimoniò la disillusione dello spazio post-sovietico di fronte ai processi di transizione e integrazione in Occidente, la crisi del capitalismo finanziario, dello smantellamento dei diritti sociali e della svolta autoritaria del liberismo, rimettendo totalmente in discussione l’ottimismo iniziale e registrando lo sconforto di fronte al fallimento del presente.
The Missing Planet si propone oggi come attuale e ultimo capitolo dell’ideale trilogia post-sovietica al Centro Pecci e non potrà che confrontarsi con un duplice passato: quello dell’utopia da un lato e quello della memoria dall’altro, a partire da opere delle due esposizioni precedenti
Ampio è l’elenco degli artisti proposti in questa mostra, basata sulla collezione del centro stesso.
Questa mostra intende proporsi come occasione per comporre una galassia delle principali ricerche artistiche sviluppate nelle ex repubbliche sovietiche tra gli anni Settanta e oggi: dalla Russia alle province baltiche, caucasiche e centro-asiatiche.
Ciò dimostra il grande interesse che il Centro per l’Arte contemporanea Pecci di Prato ha sempre dimostrato nei confronti dell’arte sovietica.