Luce, colore e spazio fisico sono gli elementi comuni degli artisti spazialisti
Palazzo Ragazzoni di Sacile ospita la mostra TANCREDI, GUIDI, MORANDIS, LICATA. 4 anniversari spazialisti, fino al 6 gennaio 2025
Palazzo Ragazzoni simbolo di Sacile e del suo legame con la Serenissima Repubblica, è l’edificio che meglio rappresenta i fasti del ‘500.
Chiamato anche “il luogo delle delizie” per l’abbondanza ed i lussi, è stato punto di riferimento per Sovrani, Papi ed Imperatori dell’epoca.
Elegante palazzo cinquecentesco, che porta il nome delle ultime famiglie che lo abitarono, è forse l’edificio meglio rappresentativo del passato di Sacile.
Dal 21 settembre 2024 al 6 gennaio 2025 Palazzo Ragazzoni ospita la mostra TANCREDI, GUIDI, MORANDIS, LICATA. 4 anniversari spazialisti a cura di Giovanni Granzotto, che già aveva curato una analoga mostra a Venezia nel 2018.
L’esposizione di Palazzo Ragazzoni celebra gli anniversari delle scomparse di quattro grandi artisti spazialisti italiani, con oltre venti opere per ciascuno di loro.
Il 2024 infatti è un anno cruciale per la storia dell’arte italiana perché ricorrono i 60 anni dalla morte di Tancredi Parmeggiani (1927-1964), i quaranta di Virgilio Guidi (1891-1984), i trenta di Gino Morandis (1915-1994) e i dieci di Riccardo Licata (1929-2014).
Sono stati quattro artisti che hanno segnato una pagina fondamentale della storia dello spazialismo italiano.
I quattro, anche se poi nel percorso delle proprie carriere hanno proseguito per strade diverse, aderirono alle idee che Lucio Fontana aveva lanciato a Buenos Aires con il suo Manifesto Bianco, in collegamento con la galleria d’avanguardia di Venezia, la Galleria del Cavallino, il che spiega anche questa presenza di artisti legati a Venezia nel movimento.
Il Manifesto di Fontana delineava la necessità di un superamento dell’arte come sino ad allora concepita e ormai “stagnante”, inserendo le dimensioni del tempo e dello spazio.
La mostra di Sacile presenta il percorso creativo di ognuno di questi quattro artisti.
Molto breve quello di Tancredi, morto giovanissimo a Roma nel 1964, più lunghi quelli di Licata e Morandis, ancor più lungo quello di Guidi.
Si tratta soprattutto di un estratto di pittura spazialista, perché questo fu, in particolare per Tancredi e Morandis, il cuore della loro esperienza; ma ci saranno anche, per Licata e Guidi, delle prove successive a quella straordinaria avventura.
La mostra coprirà quindi circa cinquant’anni di grande pittura italiana, attraverso il racconto per immagini di quattro dei suoi protagonisti.
La mostra di Sacile si traferirà poi Il 26 gennaio 2015, con il medesimo titolo, a Villa Ancillotto a Crocetta del Montello.