La settima edizione del progettto Stills of Peace and Everyday life è dedicata al Giappone per un evento internazionale all’insegna del mistero e delle tradizioni millenarie che caratterizzano l’arte nipponica.
STILLS OF PEACE AND EVERYDAY LIFE Edizione VII – Italia e Giappone. Una ricerca del senso del contemporaneo
Stills of Peace and Everyday Life, è un progetto culturale dove la dimensione spirituale si intreccia costantemente nelle architetture, nell’immaginario, nel paesaggio, nelle tradizioni inconfondibili in cui affonda la sua storia.
Stills propone, giunto ormai al suo settimo anno, apre le porte al Giappone, un paese misterioso e ricco di fascino, con una cultura millenaria di grande raffinatezza estetica ed intellettuale.
La mostra è quindi una “ricerca del senso del contemporaneo”, che vuole offrire occasioni per capire e, per tentare di conoscere in profondità le culture attraverso l’espressione artistica.
Cerca di farlo proponendo un confronto non solo di tipo estetico, ma possibilmente capace di far cogliere la bellezza profonda delle storie, degli ambienti, delle narrazioni che appartengono all’altro.
Arte contemporanea, incontri, conferenze, cinema, fotografia e progetti collaterali che hanno lo scopo di aiutare il pubblico a trovare, attraverso l’arte e la creatività, i modi per realizzare un dialogo profondo con ciò che riteniamo, lontano da noi.
Dopo aver ospitato, nel corso delle edizioni precedenti, oltre cinquanta artisti provenienti da Pakistan, Spagna, Francia, Cina, Marocco e Iran, quest’anno Stills of Peace dialoga con la cultura orientale.
Tra le sedi più significative a Piazza Duchi d’Acquaviva dove si inizia e si inaugura
Ma.Co. / Maratona del Contemporaneo, una vera e propria kermesse della durata di due giorni in cui artisti, curatori e ospiti di rilievo si confronteranno sulle possibilità dei linguaggi artistici contemporanei e sulle tematiche protagoniste di questa edizione.
Seguono poi una serie di mostre in varie sedi, dalla Cisterna di Palazzo Acquaviva, al Museo Archeologico per finire poi a palazzo Cardinal Cicada.
Elevato è il numero degli artisti nipponici coinvolti per la cui conoscenza si rimanda al sito.