Un viaggio tra le altitudini del mondo nelle foto di uno dei più famosi e apprezzati fotografi di oggi nelle cui immagini racconto e arte incontrano e si integrano.
STEVE MCCURRY. Terre Alte
La sede di Trento del prestigioso MART ospita dal 19 giugno una grande mostra del fotografo statunitense Steve McCurry.
Nato nel 1950 a Filadelfia, Steve McCurry si e’ laureato nel 1974 in Cinematografia e Teatro presso l’Universita’ della Pennsilvanya entrando poi nella prestigiosa agenzia di fotogiornalismo Magnum Photo.
La svolta nella sua carriera avviene nel 1979, quando entra nelle zone Afaghane controllate dai mujahiddin, appena prima dell’invasione russa.
Quando tornò indietro, per attraversare il confine portò con sé rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti.
Le sue immagini a colori, che combinano al meglio l’arte del reportage, della fotografia di viaggio e dell’indagine sociale, sono state pubblicate in numerose pubblicazioni in tutto il mondo.
Ma il nome di Steve McCurry rimane in particolarmente legato al National Geographic, di cui ha realizzato la copertina piu’ famosa di tutti i tempi: il celebre ritratto della “ragazza afgana” dallo sguardo magnetico, realizzata nel 1984.
La mostra di Trento è dedicata alle terre e alle genti di montagna, quasi un viaggio tra le altitudini del mondo.
L’Afghanistan, il Tibet, la Mongolia, il Giappone, il Brasile, la Birmania e poi le Filippine, il Marocco, lo Yemen narrano le simbiosi tra popoli, animali e paesaggi secondo l’inconfondibile cifra espressiva di McCurry.
In un percorso su due piani, 130 scatti descrivono il suo instancabile desiderio di esplorare, scoprire e raccontare il mondo.
Come in tutta l’opera di McCurry, le fotografie in mostra omaggiano l’esistenza in oscillazione tra il pericolo e la risorsa, denunciando i soprusi umani e ambientali che affliggono il pianeta.
L’esposizione è arricchita dalla Icons Room, una stanza nella quale si ripercorre sinteticamente la carriera di Steve McCurry attraverso undici fra le più note opere fotografiche.