Grafico e illustratore Stefano Tamburini si è fatto conoscere in ambito fumettistico per la sua creatura Ranxerox
Il MACRO/ Museo d’Arte Contemporanea di Roma propone la mostra antologica dedicata a STEFANO TAMBURINI. Accelerazione
Il MACRO/ Museo d’Arte Contemporanea di Roma ha aperto al pubblico il 21 marzo 2024 una mostra retrospettiva dedicata a Stefano Tamburini, grafico e illustratore e musicista di talento, morto purtroppo molto giovane.
Era nato a Roma nel 1955 e appena diciannovenne esordì con le brevi storie a fumetti di Fuzzy Rat, pubblicate sulla rivista underground romana Combinazioni.
Nel 1980 Tamburini è tra i fondatori, insieme a Vincenzo Sparagna e Filippo Scozzari, della rivista Frigidaire della quale realizza grafiche e impaginazione, inventando anche le storie di Snake Agent attraverso la manipolazione di vecchi fumetti per mezzo della fotocopiatrice.
Morto ad appena trent’anni a causa di un’overdose e celebre in ambito fumettistico come inventore del personaggio Ranxerox – il cyborg ultraviolento ispirato alle rivolte del ‘77 romano e anticipatore di figure come Terminator – Stefano Tamburini è stato in realtà un interprete a 360 gradi del passaggio che dal clima infuocato del Sessantotto italiano ha portato alla realtà iper-mediatizzata degli anni Ottanta.
La mostra, dal titolo Accelerazione, è una mostra sull’articolata produzione grafica di Stefano Tamburini, profetico “ingegnere dei media” il cui lavoro – capace di spaziare dal design alla musica passando per moda, editoria e pubblicità – viene riletto alla luce del tema dell’accelerazione, già centrale della sua opera e qui espanso dai contributi testuali del filosofo Franco “Bifo” Berardi, della teorica Amy Ireland, del dj e musicista Steve Goodman e del designer Silvio Lorusso.
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