Riparte la cultura nelle Marche con la riapertura della mostra dedicata a uno dei grandi fotografi del Novecento, Mario Giacomelli
SGUARDI DI NOVECENTO: Giacomelli e il suo tempo
Palazzo del Duca a Senigallia è uno degli edifici storici più rappresentativi della città di Senigallia, nelle Marche. Costruito alla metà del 500 dalla famiglia della Rovere.
Il palazzo fu ideato in particolare per ospitare , come dimora di rappresentanza, uomini della corte e i suoi ospiti illustri, che dalle finestre potevano ammirare le parate militari che si svolgevano nella piazza.
Il Palazzo ospita anche importanti mostre temporanee.
Tra queste la mostra Sguardi del Novecento: Giacomelli e il suo tempo aperta per pochi giorni il 20 febbraio e poi chiusa causa Coronavirus.
Ora dal 20 maggio riapre prorogata al 27 settembre.
La mostra presenta ospiterà 20 fotografie di Giacomelli a confronto con circa 90 scatti di grandi fotografi della metà del Ventesimo secolo.
Tra questi artisti di valore come Robert Doisneau, Gianni Berengo Gardin, Brassaï,
Henri Cartier-Bresson, Kikuji Kawada, Jacques Henri Lartigue, Herbert List, Nino
Migliori, Paolo Monti, Leo Matiz, Ara Güler
Mario Giacomelli nasce a Senigallia nel 1925, il lavoro in tipografia, iniziato da
giovanissimo, influenzerà tutto il suo lavoro di fotografo.
Infatti la dimestichezza acquisita in fase di stampa assume un ruolo primario nella sua
Produzione: i segni che rintraccia nelle sue fotografie vengono accentuati in camera
oscura.
I suoi lavori sono ricchi di contrasti esasperati, bianchi e neri portati agli estremi, su
alcune stampe si riescono a notare delle maschere tanto sperimentali quanto
artigianali, effettuate in fase di stampa ponendo le mani tra la luce dell’ingranditore e la
carta fotografica.
La notorietà gli arriva nel 1964 allorchè il capo dipartimento fotografia del MoMA di
New York inserisce il suo scatto Il basmbino di Scanno nella prestigiosa rassegna al
MoMA The photographer’s eye.
La sua carriera si divide tra paesaggio e reportage, in una visione personalissima che
non è classificabile in alcuna corrente fotografica.
In contemporanea a palazzetto al vicino palazzetto Baviera è visitabile la mostra del
gruppo Misa.