Al MEP la prima grande retrospettiva dedicata al fotografo nigeriano Samuel Fosso, con opere da fine anni Settanta a oggi.

Samuel Fosso

La Casa della Fotografia di Parigi – MEP è un centro culturale dedicato all’arte fotografica che propone mostre, eventi e attività rivolte a un pubblico giovane in particolare.

Dal 10 novembre 2021 una delle sue sale propone la mostra dell’artista nigeriano Samuel Fosso.

Nato nel 1962 Samuel Fosso è diventato una figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea, ed è stato spesso invitato a mostrare il suo lavoro a livello internazionale in istituzioni rinomate come la Tate Modern di Londra, la Fondation Louis Vuitton di Parigi e il Guggenheim Museum di New York.

Il suo lavoro è anche presente in prestigiose collezioni private e pubbliche internazionali.

Nonostante questi riconoscimenti in Francia non aveva finora ricevuto particolari attenzioni.

Quella al MEP è la prima grande retrospettiva dedicata all’autore in Francia.

La mostra svelerà per la prima volta l’ampiezza e la ricchezza della sua prolifica opera, che da quasi cinquant’anni esplora le potenzialità del mezzo fotografico e che continua a offrire una visione fresca ed estremamente attuale del mondo oggi.

Sebbene Samuel Fosso faccia parte di una lunga tradizione africana di fotografia in studio ha anche dato un contributo importante alla reinvenzione di questo genere fotografico:

Egli ha acceso la fotocamera su se stesso e trasformando il suo studio fotografico in una sorta di parco giochi – uno spazio di assoluta libertà, un luogo per infinite possibilità nella performance dell’identità.

Ma egli va oltre la pratica dell’autoscatto classico.

Samuel Fosso incarna infatti più personaggi, figure rappresentative nella società e nella storia, come potrebbe fare un attore cinematografico, per mettere in discussione i codici di rappresentazione.

L’artista utilizza il corpo, l’abbigliamento, gli accessori e le pose come strumenti essenziali per decostruire rappresentazioni di stereotipi, in particolare quelli legati all’identità di genere, razza e classe sociale, e per mostrare individualità multiple che eludono categorizzazioni troppo semplicistiche.

In questo modo Fosso porta la fotografia completamente nel regno della performance art, posizionandolo al fianco di importanti artisti internazionali come Cindy Sherman e Yasumasa Morimura.