Zurigo dedica una retrospettiva a Salvatore Emblema, poliedrico artista italiano che ha collaborato anche con Federico Fellini

SALVATORE EMBLEMA. Sub-limine – Mostra Zurigo

ZURIGO – Museum Haus Konstruktiv Selnaustrasse 25, 8001 Zurich

Dal 01/06 al 10/09/2023

Il Museum Haus Konstruktiv è l’istituzione leader per l’arte costruttivista-concreta e concettuale in Svizzera ed è molto apprezzata a livello internazionale.

Il Museo si pone l’obiettivo di mantenere vivo il patrimonio storico-artistico rappresentato in Svizzera in particolare dalle opere dei concretisti zurighesi Max Bill, Richard Paul Lohse, Camille Graeser e Verena Loewensberg realizzate dagli anni ’30 agli anni ’50, nonché di legarlo all’arte contemporanea.

Oltre alla valorizzazione delle collezioni, il museo organizza mostre temporanee di norma legate all’arte costruttivista-concreta e concettuale.

Fino al 10 settembre è visitabile la mostra dell’artista italiano di origine campana Salvatore Emblema (Terzigno/NA 1929 -2006).

La mostra SALVATORE EMBLEMA. Sub-limine, curata da Sabine Schaschl è la prima mostra retrospettiva della Svizzera dedicata all’artista italiano.

Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Torre del Greco SALVATORE EMBLEMA si trasferisce a Roma, luogo della sua prima personale che organizza alla Galleria San Marco, curata anche dagli scrittori Carlo Levi e Ugo Moretti.

Salvatore Emblema si interessa al mondo del cinema e della moda, tanto che collabora con Federico Fellini e disegna le stoffe di Schubert.

Si trasferisce negli Stati Uniti dove frequenta l’ambiente dell’Espressionismo Astratto, soprattutto Pollock e Rothko.

Un incontro fondamentale per la sua crescita artistica sarà quello con il critico Giulio Carlo Argan, che gli viene presentato a New York e con Lucio Fontana, artista di cui condivide l’intento di superare la tela e di far diventare protagonista dell’opera lo spazio che la divide dalla parete.

Di questa problematica ne discute anche con Argan chiedendosi se sia possibile fare ciò senza distruggere il dipinto.

Perfeziona allora la sua tecnica della detessitura della tela, che per Emblema ha una duplice funzione:

da una parte è un gesto strettamente pratico, in quanto Emblema seleziona con cura e precisione i fili da sottrarre all’ordito originale, seguendo forme geometriche ben precise,

dall’altra ha una funzione più di effetto, quasi teatrale, dato che questa sottrazione di materia, unitamente alla luce che colpisce l’opera, va a creare delle forme sulla parete retrostante in un intricato gioco di ombre.

In mostra a Zurigo si possono ammirare dipinti, oggetti scultorei e installazioni della sua raccolta esposti su due piani, che offrono uno spaccato dei suoi vari periodi creativi dal 1959 agli anni 2000.