La preziosità delle creazioni di moda del maestro Roberto Capucci ben si sposano con gli ambienti della cinquecentesca più famosa villa veneta in terra friulana

Roberto Capucci. Prospettive a Villa Manin – Mostra Passariano

Passariano di Codroipo (Udine) Villa Manin Stradone Manin, 10

Dal 06/05 al 17/09/2023

Il 6 maggio 2023 si è aperta nei locali della maestosa cinquecentesca Villa Manin a Passariano la mostra Roberto Capucci. Prospettive a Villa Manin, a cura della Fondazione Capucci.

La mostra è una rivelazione per molti: in primo luogo per tutti coloro che non sanno che la fondazione che custodisce gli abiti e gestisce l’eredità creativa del maestro della moda italiana dal 2017 ha sede proprio a Villa Manin.

Ma la mostra è una scoperta anche per quanti non abbiano mai visto, o non ricordino le magnifiche sale delle prospettive della villa.

Dopo essere state chiuse per lavori di adeguamento antincendio le sale ora riaperte fanno scoprire ai visitatori le loro fantastiche prospettive illusionistiche che daranno vita a un dialogo con la tridimensionalità architettonica che contraddistingue le creazioni di Capucci.

Gli abiti scelti per l’esposizione, realizzati a partire dagli anni Ottanta, sono fra le più fastose invenzioni da cerimonia e da sera del maestro.

A essi si aggiunge una selezione di vere e proprie sculture in forma d’abito.

In particolare, sono in mostra i vestiti ideati per il centenario della Biennale di Venezia e per il Museo Capucci già ospitato a Villa Bardini di Firenze.

Tra i vestiti da sposa si possono ammirare l’abito ispirato all’affresco di Tiepolo “La Continenza di Scipione” di Villa Cordellina a Montecchio Maggiore e ancora la “Sposa Rossa” creata per la mostra di Palazzo Fortuny del 2009.

In mostra anche “Fuoco”, “Ventagli” e “Primavera” quest’ultimo caratterizzato dagli oltre cento fiori di tessuto applicati su organza di seta, nello stesso stile del celebre abito viola creato per l’attrice Valentina Cortese e una delle più esplicite manifestazioni in mostra della perizia artigianale che contraddistingue queste opere.

Collocati nelle sale illusionisticamente decorate da Pietro Oretti, misterioso quanto affascinante pittore bolognese noto solo per il lavoro realizzato a Villa Manin intorno al 1710, gli abiti di Capucci daranno l’impressione di riportare in vita i fasti settecenteschi della villa, quando sullo sfondo delle prospettive dipinte si muovevano dame in abiti, se non altrettanto belli, certo fastosi quanto quelli di Roberto Capucci.

Completa la mostra una selezione di disegni e schizzi che permettono di approfondire l’immaginario e meglio comprendere il processo creativo del maestro.