Una mostra che propone un Capa diverso dal “miglior fotoreporter di guerra nel mondo”: artisti, attori, scrittori, uomini e donne della cultura hanno la medesima forza espressiva nelle sue fotografie.
ROBERT CAPA “Fotografie oltre la guerra”
Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme, sui colli Euganei, è nata come luogo dello svolgimento dell’attività agricola legato, secondo l’ideale classico della Villa Veneta, ad uno stile di vita salubre, virtuoso e all’insegna dello svago.
Negli ambienti di questa antica dimora cinquecentesca si è aperto il nuovo Museo Villa Bassi Rathgeb che ospita numerose mostre temporanee.
Dal 15 gennaio il Museo propone una grande mostra fotografica dal titolo ROBERT CAPA. “Fotografie oltre la guerra”.
Robert Capa (Budapest 1913 – Thái Bình 1954) è considerato il primo e più famoso fotografo di guerra, per i suoi straordinari e coraggiosi servizi fotografici che hanno documentato cinque diversi conflitti: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la Seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d’Indocina (1954).
È stato inoltre uno dei fondatori, assieme a Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Georges Rodger e William Vandivert dell’agenzia fotografica, “Magnum Photos“, la più famosa e importante agenzia di fotogiornalismo a livello mondiale.
Il titolo della mostra di Abano Terme evidenzia quindi la particolarità di questa esposizione.
È infatti un Capa “altro”, quello che questa grande mostra propone.
Non immagini di guerra ma di personaggi famosi nelle arti e nello spettacolo.
Più di 100 immagini a documentare il rapporto del fotografo con Picasso, Hemingway e Matisse e l’ambiente culturale.
Così come con il grande cinema: Humphrey Bogart, John Houston, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Silvana Mangano, da Notorius al neorealismo.
E ancora la sezione dedicata alla collaborazione tra Capa e lo scrittore americano Steinbeck che darà avvio al progetto “Diario russo”, viaggio alla scoperta di quel nemico che era stato l’alleato più forte nella Seconda guerra mondiale, l’Unione Sovietica.
Poi la quotidianità di un Paese antichissimo e allora nuovissimo, Israele, e l’esperienza del Tour de France dove il vero protagonista diventa il pubblico più che i ciclisti.
Non sono proposte le immagini drammatiche della guerra, ma la forza espressiva dell’occhio fotografico di Robert Capa è la stessa anche di fronte alla bellezza di Gina Lollobrigida.