Nel centenario della nascita della poetessa e artista Mirella Bentivoglio viene riproposta la storica mostra da lei curata nell’ambito della Biennale del 1978.
RI-MATERIALIZZAZIONE DEL LINGUAGGIO. 1978-2022
La Fondazione Antonio dalle Nogare è un museo d’arte contemporanea con sede a Bolzano.
Presenta un ricco programma di attività che comprende mostre su artisti concettuali storici degli anni Sessanta e Settanta, progetti espositivi innovativi di artisti emergenti, performance di danza e di teatro e attività educative e di ricerca grazie anche alla presenza di una ricca biblioteca.
La Fondazione promuove mostre e residenze d’artista in cui la sede stessa, realizzata attraverso una progettazione sostenibile, diviene fonte d’ispirazione per l’attività creativa e luogo di intreccio tra dimensione museale e quotidianita’, nel contesto del territorio dell’Alto Adige.
Il 1° ottobre negli spazi espositivi della fondazione è stata inaugurata la mostra RI-MATERIALIZZAZIONE DEL LINGUAGGIO. 1978-2022 organizzata in collaborazione con MART – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Si tratta di una ripresa della mostra che nel 1978 l’artista e poetessa Mirella Bentivoglio (1922 -2017) aveva curato nell’ambito della Biennale di Venezia presso i Magazzini del sale con il titolo Materializzazione del linguaggio.
Nella sua molteplicità di immagini e parole, di pratiche individuali e collettive, essa comprendeva le ricerche verbo-visuali di 90 artiste e poetesse internazionali che raccontavano il “rapporto fra la donna e il linguaggio”.
Esse materializzavano un linguaggio inteso come modalità di comunicazione non condizionata, incorporando un’espressione identitaria trasgressiva, al contempo poetica e critica, di radicale rifiuto del linguaggio patriarcale.
La mostra è presentata in occasione del centenario della nascita di Mirella Bentivoglio e propone un’ampia selezione delle opere originariamente esposte, insieme ad altre coeve e a materiali di documentazione.
Il linguaggio della mostra originaria sarà periodicamente e progressivamente ri-materializzato dagli interventi di tre artiste contemporanee, Monica Bonvicini (Venezia, 1965), Bracha L. Ettinger (Tel Aviv, 1948) e Nora Turato (Zagabria, 1991), nonché attraverso una pluralità di eventi, sia digitali che dal vivo.
Rilevante il numero delle artiste in mostra: Annalisa Alloatti; Mirella Bentivoglio; Cathy Berberian; Tomaso Binga; Irma Blank; Monica Bonvicini; BRACHA (Bracha L. Ettinger); Blanca Calparsoro; Françoise Canal; Paula Claire; Rochella Cooper; Betty Danon; Sonia Delaunay; Agnes Denes; Chiara Diamantini; Neide Dias de Sá; Lia Drei; Anna Esposito; Amelia Etlinger; Sylvie Fauconnier; Maria Ferrero Gussago; Mona Fillières; Gisela Frankenberg; Luisa Gardini; Ilse Garnier; Rimma Gerlovina; Natalia Goncharova; Pat Grimshaw; Bohumila Grögerová; Shasha Guiga; Elisabetta Gut; Micheline Hachette; Ana Hatherly; Annelies Klophaus; Janina Kraupe; Christina Kubisch; Ketty La Rocca; Katalin Ladik; Maria Lai; Liliana Landi; Sveva Lanza; Paola Levi Montalcini; Laura Marcheschi; Lucia Marcucci; Benedetta Marinetti; Silvia Mejía; Gisella Meo; Aurèlia Muñoz; Giulia Niccolai; Anna Oberto; Anésia Pacheco Chaves; Anna Paci; Anna Paparatti; Jacqueline Phanelleux; Jennifer Pike; Marguerite Pinney; Betty Radin; Regina; Olga Rozanova; Giovanna Sandri; Anne Sauser-Hall; Evelina Schatz; Mira Schendel; Greta Schödl; Eleanor Schott; Berty Skuber; Mary Ellen Solt; Marlise Staehelin; Varvara Fyodorovna Stepanova; Wendy Stone; Chima Sunada; Jacqueline Tarkieltaub; Salette Tavares; Biljana Tomić; Jean Trevor; Nora Turato; Janie Van Den Driessche; Carla Vasio; Tatiana Vladimirova Vechorka; Patrizia Vicinelli; Florence Villers; Simona Weller; Francine Widmer; e alcune pratiche artistiche e di ricerca anonime.