Scultore di origine iraniana Reza Aramesh torna a Venezia dopo la partecipazione al padiglione iraniano 56ma biennale del 2015
La Chiesa di San Fantin di Venezia ospita la mostra REZA ARAMESH – Number 207, aperta al pubblico fino al 2 ottobre
Anche la Chiesa di San Fantin, di fronte all’ingresso del gran teatro La Fenice a Venezia, partecipa con una mostra speciale ad arricchire lo straordinario programma di eventi espositivi offerto agli amanti dell’arte in ogni angolo della città in aggiunta ai 90 padiglioni ufficiali e alle 30 mostre collaterali della Biennale Arte.
E’aperta infatti fino al 2 ottobre 2024 la mostra personale Number 207 dell’artista iraniano Reza Aramesh, che vive e lavora attualmente tra Londra e New York.
La mostra, curata da Serubiri Moses, è proposta dal MUNTREF – Museo de la Inmigración di Buenos con il sostegno dell’Institute of Contemporary Art, Miami (ICA Miami).
Number 207 presenta tre gruppi di sculture create specificamente da Reza Aramesh in risposta all’ambiente architettonico della chiesa di San Fantin.
Una di queste serie intitolata Study of Sweat Cloth come oggetto di desiderio, che forma anche il titolo della mostra.
Sono, infatti, duecento sette biancheria da uomo a dimensioni di una vita scolpita in marmo di Carrara e disperso uniformemente in formazione sul pavimento della chiesa per raggiungere un Illusione di indumenti abbandonati.
Ogni opera si riferisce ai centri di detenzione che l’artista ha cercato attraverso la sua ricerca d’archivio.
Le opere d’arte storiche esistenti contenute all’interno di Chiesa San Fantin includono il noto “The Crocifission” di Leonardo Corona, che evidenzia il perizoma di Cristo in una conversazione diretta con le loro iterazioni contemporanee, installate da Aramesh.
