Salvaguardia degli archivi storici: un patrimonio culturale da proteggere
Salvaguardia archivi storici, un patrimonio culturale da proteggere. L’importanza di preservare la memoria storica per le generazioni future
L’importanza degli archivi come patrimonio culturale e memoria storica
Gli archivi sono spesso definiti come uno dei patrimoni culturali più preziosi da salvaguardare e valorizzare. Tuttavia, è fondamentale che essi non siano semplicemente dei depositi di “carte vecchie”, ma piuttosto luoghi in cui il materiale è:
– Ben conservato
– Adeguatamente ordinato
– Accessibile agli studiosi per la consultazione
Dichiarazioni e realtà
Nonostante le promesse presenti nei programmi elettorali e nelle strategie delle amministrazioni pubbliche, spesso le azioni concrete non seguono le affermazioni di principio. Molti archivi storici si trovano in condizioni precarie, ammucchiati in luoghi inaccessibili o inadatti a garantire la conservazione ottimale dei documenti.
La memoria storica non è solo negli archivi pubblici
La memoria di una città o di un territorio non si limita agli archivi pubblici. Esistono anche altri archivi significativi:
– Archivi di associazioni
– Archivi di studiosi e di personalità di rilievo
– Archivi familiari che rischiano di scomparire se non accolti da istituzioni adeguate
L’ideale sarebbe che questi archivi trovassero spazio all’interno dell’archivio storico, in modo che possano testimoniare la storia della comunità.
La necessità di rendere attrattivi gli archivi storici
Un archivio storico accessibile e attrattivo potrebbe incentivare i proprietari di archivi privati a depositare documenti significativi. Purtroppo, a causa di vari ostacoli come la carenza di personale, la mancanza di risorse finanziarie e la difficoltà di trovare spazi adeguati, questo obiettivo spesso non viene raggiunto.
L’appello nel Portogruarese per la salvaguardia degli archivi storici
Nell’area del Portogruarese, parte orientale della città metropolitana di Venezia, è stato recentemente diffuso un appello a favore della salvaguardia degli archivi storici. L’appello, firmato da venti associazioni e circa quaranta persone, è aperto a chiunque desideri aggiungere la propria firma.
Il contenuto dell’appello per la salvaguardia archivi storici patrimonio culturale
SALVIAMO LA NOSTRA STORIA
Appello ai rappresentanti della Cultura e delle Istituzioni del Veneto Orientale
Alla domanda “cos’è il carattere di un popolo?”, Benedetto Croce rispondeva: “La sua storia, tutta la sua storia, nient’altro che la sua storia”, e la storia è un flusso continuo, inarrestabile, che coinvolge i singoli come le comunità e così il carattere dello stesso popolo muta, si evolve portando con sé tutta la sua storia.
Successivamente Marc Bloch, che rivoluzionò il modo di fare e intendere la storia, scrisse che essa è “Scienza degli uomini, nel tempo” sottolineando il carattere scientifico della disciplina, che deve basarsi su un rigoroso studio delle fonti, la dimensione della temporalità l’attenzione ai soggetti protagonisti, che non sono più solo “i grandi”, “i Cesare” e “i Napoleone”, ma tutti gli uomini e le donne – anche i più umili, compresi i soggetti collettivi, come i popoli e le comunità locali.
Cancellandone la storia si preclude, per un popolo o per una comunità, la possibilità di maturare consapevolezza di sé del proprio passato. Di conseguenza se ne impoveriscono o distruggono anche le basi del futuro, perché la storia, con la sua capacità di stimolare a confrontarsi con la complessità, è, e sempre sarà, maestra di vita.
Come diceva Umberto Eco “Quando un qualche atto di censura spazza via una parte della memoria di una società, questa società attraversa una crisi di identità”.
Per questo la storia, grande e piccola, la macrostoria come la microstoria, va coltivata attraverso lo studio dei documenti, va conservata, studiata, tramandata e resa parte viva della formazione culturale e quindi della memoria di tutte le generazioni.
La storia del Veneto Orientale: un patrimonio a rischio
Così è anche per la storia locale
La storia locale del Veneto Orientale rischia di scomparire a causa dell’incuria. Documenti, scritti, atti, lettere, mappe e pubblicazioni rischiano di essere distrutti, abbandonati o resi inaccessibili, come se si lasciassero cadere nell’oblio importanti monumenti locali.
Importanti documenti che raccontano la nostra storia, antica e recente, raccolti da famiglie, enti pubblici e società private, associazioni e persino istituzioni.
Come se, nella totale disattenzione, si abbattesse il municipio di Portogruaro o la cattedrale di Caorle, come se tornassero ricoperti dalla terra gli scavi di Concordia Sagittaria.
Le carte infatti parlano ma non gridano.
La custodia della memoria storica
La tutela degli archivi è affidata spesso ai volontari piuttosto che alle istituzioni, nonostante l’articolo 9 della Costituzione Italiana stabilisca che la Repubblica debba proteggere il patrimonio storico e artistico e promuovere lo sviluppo della cultura.
Le richieste dell’appello a tutti i rappresentanti delle Istituzioni locali del Portogruarese affinché intraprendano azioni concrete per la salvaguardia degli archivi storici.
Ecco le principali:
1. Ricognizione dei depositi e archivi esistenti
Identificare i depositi storici e culturali presenti nel territorio e detenuti da enti pubblici e privati, e valutarne lo stato di conservazione e accessibilità.
2. Censimento degli archivi privati
Effettuare un censimento volontario dei depositi e archivi detenuti da cittadini privati, aziende e associazioni, con una valutazione delle loro condizioni di conservazione.
3. Commissione territoriale mista
Creare una commissione che identifichi i beni archivistici con priorità di intervento per la conservazione, archiviazione o accessibilità.
4. Ricerca di finanziamenti
Promuovere il reperimento di risorse regionali, nazionali ed europee per finanziare iniziative di conservazione, archiviazione e digitalizzazione degli archivi.
5. Progetto territoriale per spazi archivistici
Sviluppare un progetto per creare uno o più spazi archivistici accessibili sul territorio, anche con il supporto di strutture private.
L’appello nel Portogruarese rappresenta dunque un forte richiamo alla salvaguardia della memoria storica del Veneto Orientale. Solo con un impegno congiunto di istituzioni, associazioni e cittadini sarà possibile proteggere e valorizzare il patrimonio documentale, garantendo che la storia, in tutte le sue forme, continui a essere una risorsa viva e accessibile per le generazioni future.