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Emo, una moda rischiosa o una via di fuga?

Il ciuffo stirato di sbieco a coprire un occhio, jeans strettissimi su gambe come giunchi, il tutto condito da accessori borchiati o a strisce colorate. Vaghe reminescenze di punk, qualche cresta che rispunta, assieme all’occhio bistrato, anche e soprattutto per i ragazzi. Si fanno chiamare “emo”, che richiama il concetto di emozione, e hanno in genere tra i 14 e i 19 anni. Si fa presto a bollare tutto come moda adolescenziale, ma sotto alle t-shirt dal sapore gotico e delle Converse ai piedi si nasconde un mondo intero, una sorta di “filosofia di vita” che ha contagiato molti ragazzi. Non solo un modo di vestire, ma soprattutto un  modo di pensare ed agire, che a volte fa un po’ paura, specie a chi, come i genitori, li osserva dall’esterno e non riesce a capire. Capire da dove nasce tutta questa tristezza, questa disperazione. Se emo significa emozione, i ragazzi emo non fanno mistero di quello che provano, anche se questo significa piangere davanti agli amici o baciare persone dello stesso sesso, e magari essere emarginati proprio da quel gruppo che si riteneva amico. Addirittura arrivare a farsi del male, tagliarsi sulle braccia o sulle gambe con le lamette da rasoio. Una richiesta di aiuto, la manifestazione di un disagio insostenibile, un modo “strano” e “malsano”di far uscire qualcosa da dentro se stessi, che però purtroppo rischia di essere trascinata nel gorgo della “moda” e della tendenza.

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Una pillola per curare il mal d’amore

Innamorarsi può essere la cosa più bella del mondo, ma può rivelarsi anche qualcosa di molto doloroso: quando una storia finisce oppure quando l’amore non è corrisposto. Le chiamano pene d’amore ed è un tema su cui sono stati versati fiumi di inchiostro. Possono fare molto male, al punto che da più parti si comincia a parlare di mal d’amore come di una patologia in piena regola e, in quanto tale, può essere curata con farmaci ad hoc.
Una pillola contro il mal d’amore? Pare proprio di sì, prodotta in Austria (dove è venduta a 18 euro la confezione), sta per essere commercializzata anche in Italia una pillola che promette di alleviare le pene d’amore. È basata su una sostanza ricavata da una pianta africana, un albero che cresce in Costa d’Avorio. “Quando si è felici”, spiega Denisa Legac, professore all´Università di Graz, in Austria, “innamorarsi è la cosa più bella del mondo, ma quando si soffre diventa una vera e propria patologia, un´ossessione da cui è difficile staccarsi”.

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Una pillola per curare il mal d’amore

Innamorarsi può essere la cosa più bella del mondo, ma può rivelarsi anche qualcosa di molto doloroso: quando una storia finisce oppure quando l’amore non è corrisposto. Le chiamano pene d’amore ed è un tema su cui sono stati versati fiumi di inchiostro. Possono fare molto male, al punto che da più parti si comincia a parlare di mal d’amore come di una patologia in piena regola e, in quanto tale, può essere curata con farmaci ad hoc.
Una pillola contro il mal d’amore? Pare proprio di sì, prodotta in Austria (dove è venduta a 18 euro la confezione), sta per essere commercializzata anche in Italia una pillola che promette di alleviare le pene d’amore. È basata su una sostanza ricavata da una pianta africana, un albero che cresce in Costa d’Avorio. “Quando si è felici”, spiega Denisa Legac, professore all´Università di Graz, in Austria, “innamorarsi è la cosa più bella del mondo, ma quando si soffre diventa una vera e propria patologia, un´ossessione da cui è difficile staccarsi”.

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Milan, Bronzetti allontana Kakà: Nulla di vero

Kakà al Milan, un sogno che tutti i tifosi rossoneri stanno coltivando ormai da tempo, contrapposti allo stesso sogno che stanno cullando i tifosi dell’altra sponda milanese: Kakà all’Inter solo utopia? Per Ernesto Bronzetti, esperto di mercato, Kakà non andrà ne al Milan, ne da nessun’altra parte: «Per quello che so io – ha dichiarato ad Eurosport e da quello che mi dice Florentino Perez, mio grande amico, non c’è nulla di vero sul suo possibile ritorno di Kakà al Milan».

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Milan, Bronzetti allontana Kakà: Nulla di vero

Kakà al Milan, un sogno che tutti i tifosi rossoneri stanno coltivando ormai da tempo, contrapposti allo stesso sogno che stanno cullando i tifosi dell’altra sponda milanese: Kakà all’Inter solo utopia? Per Ernesto Bronzetti, esperto di mercato, Kakà non andrà ne al Milan, ne da nessun’altra parte: «Per quello che so io – ha dichiarato ad Eurosport e da quello che mi dice Florentino Perez, mio grande amico, non c’è nulla di vero sul suo possibile ritorno di Kakà al Milan».

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Italiani insensibili o giornalisti sciacalli?

(Fonte: mondoraro.org) – Gli italiani per molti tabloid esteri diventano persone insensibili, a seguito della diffusione televisiva a 3,5 milioni di persone dell’immagine di una madre a cui viene detto in un live show che la figlia era stato uccisa e che suo fratello ha confessato l’omicidio.Concetta Serrano, madre della 15 enne Sara Scazzi, nel programma RAI Chi l’ha visto che indaga sparizioni, si è vista leggere in diretta televisiva un rapporto di agenzia stampa che gli investigatori erano alla ricerca di un cadavere. La presentatrice ha letto la relazione alla Serrano e agli altri parenti, mentre l’espressione si trasformava in uno stato di shock profondo.Federica Sciarelli, ha chiesto se voleva  fermare il programma. La risposta fu: “E ‘meglio”. Ma la trasmissione continua per altri tre minuti, in piedi con alle spalle l’immagine della Serrano.

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Italiani insensibili o giornalisti sciacalli?

(Fonte: mondoraro.org) – Gli italiani per molti tabloid esteri diventano persone insensibili, a seguito della diffusione televisiva a 3,5 milioni di persone dell’immagine di una madre a cui viene detto in un live show che la figlia era stato uccisa e che suo fratello ha confessato l’omicidio.Concetta Serrano, madre della 15 enne Sara Scazzi, nel programma RAI Chi l’ha visto che indaga sparizioni, si è vista leggere in diretta televisiva un rapporto di agenzia stampa che gli investigatori erano alla ricerca di un cadavere. La presentatrice ha letto la relazione alla Serrano e agli altri parenti, mentre l’espressione si trasformava in uno stato di shock profondo.Federica Sciarelli, ha chiesto se voleva  fermare il programma. La risposta fu: “E ‘meglio”. Ma la trasmissione continua per altri tre minuti, in piedi con alle spalle l’immagine della Serrano.

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Ungheria, il fango tossico oltre al danno ambientale, miete 7 vittime

Salito dunque a 7 vittime il bilancio della fuoriuscita del fango tossico che sta inquinando l’ambiente e i maggiori fiumi ungheresi a causa delle copiose tracce derivate da componenti come l’alluminio contenute nella melma. All’appello manca ancora un disperso. Mentre continuano i lavori da parte della Protezione Civile ungherese per cercare di arginare i danni …

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Ungheria, il fango tossico oltre al danno ambientale, miete 7 vittime

Salito dunque a 7 vittime il bilancio della fuoriuscita del fango tossico che sta inquinando l’ambiente e i maggiori fiumi ungheresi a causa delle copiose tracce derivate da componenti come l’alluminio contenute nella melma. All’appello manca ancora un disperso. Mentre continuano i lavori da parte della Protezione Civile ungherese per cercare di arginare i danni …

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IN MOSTRA A ROMA “1861 .I PITTORI DEL RISORGIMENTO”

A Roma dal 6 ottobre al 16 gennaio 2011, si terrà presso le Scuderie del Quirinale, la mostra “1861. I pittori del Risorgimento”. L’evento è stato organizzato in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La mostra attraverso i dipinti dei maggiori pittori di fine ottocento quali Domenico e Girolamo Induno, Giuseppe Molteni, Giovanni Fattori e tanti altri,illustra i fatti rivoluzionari del 1848 e  gli eventi accaduti tra il 1859 e il 1861, periodo che portò l’Italia verso l’indipendenza e l’Unità nazionale.

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IN MOSTRA A ROMA “1861 .I PITTORI DEL RISORGIMENTO”

A Roma dal 6 ottobre al 16 gennaio 2011, si terrà presso le Scuderie del Quirinale, la mostra “1861. I pittori del Risorgimento”. L’evento è stato organizzato in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La mostra attraverso i dipinti dei maggiori pittori di fine ottocento quali Domenico e Girolamo Induno, Giuseppe Molteni, Giovanni Fattori e tanti altri,illustra i fatti rivoluzionari del 1848 e  gli eventi accaduti tra il 1859 e il 1861, periodo che portò l’Italia verso l’indipendenza e l’Unità nazionale.

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Comunicato : “AZZURRI ITALIANI, PER UNA POLITICA PIU’ SANA”

AZZURRI ITALIANI, PER UNA POLITICA PIU’ SANA
Il Presidente Giacinto Marra alla guida del Partito:
“Idee chiare e concrete. Basta incoerenza, demagogia, intrallazzi e accordi voltafaccia dell’ultimo minuto:
la politica in mano ai cittadini come nell’antichità”
Torino, lì 18 giugno 2010 
Una nuova formazione politica nazionale prende il via ai piedi della Mole. Si tratta degli AZZURRI ITALIANI, il nuovo movimento frutto di un’idea di Giacinto Marra, Cittadino nonché Presidente, coadiuvato dal Segretario Nazionale Cristian Savini, Cittadino anch’egli prima di tutto.

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