Il pittore francese PIERRE-YVES LE DUC valorizza la sua origine italiana con una laurea in letteratura italiana alla Sorbona
Maja Arte Contemporanea di Roma ospita la mostra PIERRE-YVES LE DUC. Magigonie, aperta al pubblico fino al 9 novembre
Il 19 settembre 2024 Maja Arte Contemporanea presenta a Roma la mostra “Magigonie” dell’artista francese Pierre-Yves Le Duc, giunto alla sua terza personale in galleria.
Nato in Francia nel 1964 Pierre-Yves Le Duc studia letteratura italiana alla Sorbona dove si laurea nel 1988 confermando una sua particolare attenzione per l’Italia, probabilmente animata dalle sue origini italiane.
L’esposizione di Roma ha il sapore di un Grand Tour dove l’autore conduce il visitatore in un viaggio attraverso 22 città italiane (Amalfi, Assisi, Bergamo, Capri, Ercolano, Firenze, Genova, Milano, Monreale, Napoli, Orvieto, Padova, Palermo, Pisa, Pompei, Portofino, Roma, Siena, Siracusa, Sorrento, Venezia, Verona), con l’unica eccezione di Parigi e Cannes, a cui l’artista deve rispettivamente la propria formazione culturale e la genesi del ciclo di opere in mostra.
Magigonie, neologismo introdotto da Le Duc che dà il titolo alla mostra, è il frutto involontario di una precedente ricerca (“Apparato”, 2013-2016), in cui l’artista volle indagare il processo evolutivo dell’atto creativo, reiterando lo stesso disegno a china ovvero lo stesso soggetto nell’arco di tre anni, con metodo e parametri scientifici predefiniti.
Furono così prodotti 12.000 disegni e circa 2.000 fogli di scarto, mai distrutti, piuttosto messi in latenza.
Risalgono al 2024 i primi collage di ‘Magigonie‘ realizzati accostando cartoline souvenir in bianco e nero – degli anni ’30, ’40, ’50 – a frammenti di segni d’inchiostro scelti con cura dagli scarti di ‘Apparato’, cercando corrispondenze poetiche, narrative, grafiche e immaginando mondi al di fuori dell’inquadratura della foto.
Così prende vita un corpo di opere che vuole andare oltre la realtà visibile; non per indagare la magia dell’arte, ma l’arte della magia artistica, una pratica che si evolve nel fare e scopre se stessa nella sperimentazione.