Giovanni Sardi è stato un architetto molto attivo a Venezia tra fine Ottocento e primi del Novecento
UNIVERSITA’ di ARCHITETTURA IUAV di Venezia ospita on line il Petit Tour con la scheda 73 su Giovanni Sardi
PETIT TOUR è un’iniziativa dell’Archivio progetti dell’Università di Architettura (IUAV) di Venezia. Fondato nel 1987.
Oggi l’Archivio è inserito nel Sistema Bibliotecario e Documentale dell’Ateneo veneziano.
Nella sua attività costante di ricerca e valorizzazione l’Archivio presenta online pillole di architetti famosi, che stimolano il desiderio di approfondimento e di conoscenza, aiutano il lavoro di ricerca e concorrono ad incrementare la sensibilità dei nuovi architetti ai valori del costruire nel terzo millennio.
Si tratta di schede molto essenziali nel testo, con una adeguata documentazione fotografica e bibliografica.
La scheda# 73 presenta Giovanni Sardi. Arte, colore e armonia del costruire a Venezia a cura di Antonella D’Aulerio.
Giovanni Sardi nasce a Venezia nel 1863. Frequenta l’Accademia di Belle Arti dove a soli diciannove anni si diploma professore di disegno architettonico.
Inizia l’attività professionale presso lo studio dell’ingegnere Giovanni Antonio Romano e dal 1892 al 1897 è alla Congregazione di Carità.
L’incarico più importante di questo periodo gli arriva da Giulio Grünwald che nel 1898 gli commissiona la costruzione dell’albergo Bauer-Grünwald (ex Albergo Italia).
A questo primo incarico seguono altri lavori a Venezia ed in terraferma.
Tra i più significativi: la palazzina del conte Costantino Nigra, ambasciatore italiano a Vienna, il restauro del palazzo dell’ing. Beppe Ravà a San Silvestro, anch’esso prospiciente il Canal Grande (1906) e l’Hotel Excelsior al Lido di Venezia (1906).
Partecipa ai principali concorsi indetti a Venezia in quegli anni, tra i quali: la costruzione del nuovo mercato coperto di Rialto (1901), la costruzione di un nuovo albergo in riva degli Schiavoni fra l’hotel Danieli ed il palazzo delle Prigioni a Venezia (1906).
Attraverso le numerose conferenze tenute all’Ateneo Veneto e dalle pagine dei quotidiani del tempo, Sardi commenta i maggiori avvenimenti architettonici di quel periodo: dal completamento della facciata della chiesa della Pietà nel 1902 alle riflessioni sulla ricostruzione del campanile di San Marco, crollato il 14 luglio 1902. Muore improvvisamente il 26 giugno 1913.