Una mostra collettiva che indaga il rapporto tra arte contemporanea e natura.
PERFORMING PAC. Take me to the place I love
La storia del PAC inizia nel 1947 quando il Comune di Milano, in cerca di un nuovo spazio per le collezioni delle Civiche Raccolte del XX secolo, individua le ex-scuderie della Villa Reale, distrutte dai bombardamenti del 1943.
La Villa Reale era già sede della Galleria d’Arte Moderna (GAM) dal 1921, ma gli spazi erano insufficienti ad ospitare l’arte più recente e, in prospettiva, un museo per l’arte contemporanea in potenziale crescita.
Dal 12 luglio PAC ospita la mostra PERFORMING PAC. Take me to the place I love, mostra collettiva con la partecipazione di Dorothy Cross, Lara Almarcegui, Marta Dell’Angelo, Ettore Favini and Antonio Rovaldi, Flatform, Richard Long, Francesco Simeti, Melanie Smith, Ilaria Abbiento, ai quali si aggiungono Barbara and Ale, Michelangelo Frammartino con due eventi speciali.
PERFORMING PAC, il format dedicato a un tema di attualità nel campo degli studi sulle arti visive contemporanee.
Una piattaforma aperta al pubblico, che indaga per questa nuova edizione il rapporto tra arte contemporanea e natura, sviluppato attraverso opere video, materiali d’archivio, interventi di artisti, critici e curatori che esplorano l’interazione tra paesaggio e immagine sia nella pratica che nella contemporaneità della ricerca artistica.
Paesaggio come organismo, come soggetto, come interlocutore, ritratto e raccontato in tutta la sua complessità, e uomo che con esso si relaziona e dialoga attraverso i segni dell’elaborazione umana, perfettamente integrati nel macrocosmo.
