Fisicità, matericità, colore sono i tratti distintivi della ricerca pittorica dell’istriano Paolo Patelli
Studio la Città di Verona propone la mostra PAOLO PATELLI. Il coraggio della pittura, aperta fino al 16 ottobre
Studio la Città è una galleria d’arte contemporanea inaugurata a Verona nel 1969 da Hélène de Franchis che ne è ancora oggi titolare.
Lucio Fontana, Piero Dorazio, Mario Schifano, Gianni Colombo sono gli artisti delle mostre che caratterizzano i primi anni di attività, affiancati da artisti stranieri legati alla pittura analitica e minimale europea e americana.
Da giugno 2024 la galleria propone la mostra Il coraggio della pittura di Paolo Patelli.
Nato in Istria nel 1934 ma stabilitosi in Veneto dopo la laurea in Chimica all’Università di Padova, Paolo Patelli è un pittore che ha preso parte alla linea della “pura pittura” per poi distinguersi per la predilezione verso la pittura di gesto.
Vanta una lunga esperienza nell’insegnamento quale docente di pittura alla New York University, poi in Gran Bretagna a Sheffield e Norwich, ha tenuto poi una cattedra di pittura all’Accademia Belle Arti di Venezia
e di storia all’Università Ca Foscari.Nella mostra Il coraggio della pittura vengono presentate opere che vanno dal 1988 al 1991 e manifestano i suoi tratti distintivi: fisicità, matericità, colore e azione.
Il titolo della mostra è preso in prestito da una recensione che Gian Piero Vincenzo dedicò a Paolo Patelli nel 1989.
In quegli anni Patelli dipingeva forsennatamente grandi opere partendo dalla misura 100 x 70: una tecnica mista su carta dove non manca il collage o qualche squarcio, il tutto incorniciato in una sottile cornice bianca o nera con vetro o Plexiglass. Dalla moltiplicazione di quella misura prendevano avvio opere che arrivavano fino a 4 metri.
Artista di grande esperienza, definita da un’incontenibile ricerca e da una continua sperimentazione che ha distinto periodi diversi della sua carriera artistica, alla fine degli anni ’80, la “pittura pittura” ha il sopravvento.