Per la XII edizione della rassegna biennale Arte per credere lo scultore uruguaiano Pablo Atchugarry presenta i suoi messaggi di pace
L’ Abbazia di Rosazzo di Manzano in Udine ospita la mostra PABLO ATCHUGARRY. Messaggi di pace, fino al 5 gennaio 2025
L’Abbazia di Rosazzo si erge sui colli orientali del Friuli, nel Comune di Manzano, a cavallo di strade che un tempo godevano di una notevole importanza strategica, a una ventina di chilometri da Udine ed a una decina dal confine con la Slovenia.
Il primo insediamento di un edificio monastico a Rosazzo risale al IX secolo, poi ampliato con la chiesa e elevato ad Abbazia a fine dell’XI secolo.
Oggi il prezioso patrimonio storico architettonico dell’Abbazia è affidato alla Fondazione Abbazia di Rosazzo costituita con l’apporto della Diocesi di Udine, di istituzioni pubbliche e private e di singoli cittadini.
Tra le attività della Fondazione rientrano da anni anche le mostra d’arte che da anni organizza con cadenza biennale in una rassegna “Arte per credere”.
A dar inizio a questo ciclo fu nel 2001 il pittore bosniaco Safet Zec, successivamente Pablo Atchugarry nel 2003, Novello Finotti nel 2005, Yoshin Ogata nel 2007, Giorgio Celiberti nel 2009, Carlo Ciussi nel 2011, Aurelio Amendola nel 2013, Pablo Atchugarry nel 2015, Safet Zec nel 2017, Enrico Ghinato nel 2019 e in ultimo (con un anno di ritardo dovuto alle restizioni pandemiche da Covid-19) l’esposizione delle opere dell’artista trevigiano Giovanni Barbisan nel 2022.
Esposizioni che hanno suscitato grande interesse di pubblico e di critica e che si propongono come percorso di elevata qualità artistico-culturale nella cornice suggestiva dell’Abbazia di Rosazzo.
Ora dal 14 settembre 2024 ritorna in Abbazia, per la XII rassegna Arte per credere lo scultore uruguaiano Pablo Atchugarry che, in occasione dei suoi settant’anni, torna per la terza volta e offre all’abbazia i suoi Messaggi di Pace.
Nato a Montevideo in Uruguay nel 1954 Atchugarry ha sperimentato diverse forme artistiche prima di concentrarsi sulla scultura, dove cerca di liberare le forme intrinseche nella materia, combinando lezioni rinascimentali con estetiche contemporanee e attingendo ispirazione dalla natura per creare opere caratterizzate dalla precisione tecnica e dall’espressività della luce.
Nel 1979 scopre il marmo, in particolare quello di Carrara, assunto presto a materiale prediletto per le sue opere e motivo per il quale dagli anni Ottanta, dopo una serie di viaggi studio tra Spagna e Francia, si stabilisce in Italia mantenendo sempre un legame con il suo paese d’origine dove nel 2022 fonda a Punta del Este l’ Atchugarry Museum of Contemporary Art (MACA) il primo museo d’arte contemporanea del Paese.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia come main sponsor.
