Una esposizione speciale OPEN STUDIO II, che non presenta le opere degli artisti ma i materiali di lavoro prelevati nei loro Atelier

Marsaladue di Bologna ospita la mostra collettiva OPEN STUDIO II/ Infiniti transitori, aperta dal 20 settembre al 19 ottobre

Marsaladue si propone come spazio condiviso di studi per artisti, un luogo di lavoro permanente ma anche zona di proposta espositiva attraverso la sua Project Room che offre la possibilità agli artisti residenti ed invitati esterni di esporre in un Solo Project.

Uno spazio in cui condivisione e dialogo diventano punti di forza, dove processo creativo e proposta espositiva si uniscono in una progettualità continua.

L’ apertura al confronto e alla visibilità attraverso studio-visit e mostre personali viene qui percepita come elemento di dialogo e opportunità, in un incontro fra artisti, curatori e collezionisti.

Dal 20 settembre 2024 Marsaladue, giunta al suo terzo anno di attività, intende rendere omaggio agli artisti residenti Sara Cortesi, Flavio Pacino, Ilaria Piccirillo e Arianna Zama con un Open Studio, dedicato non alle opere ma ad elementi prelevati dai loro atelier.

Vengono quindi proposti in esposizione oggetti transitori: residui, calchi, idee sospese, esercizi di intuizione, lavori non finiti o semplici prove, fatti di una materialità provvisoria che non rivela qualcosa di chiaro ma sussurra le intenzioni di un percorso.

Ordinando tutto su un unico livello annullando così ogni confine, il curatore Antonio de Falco propone una sorta di ribaltamento per cui troviamo negli studi le opere finite e nella Project Room invece gli elementi dello studio.

Nel resto dello spazio i calchi utilizzati, i blocchi di argilla, il legno, i gessi ed altri materiali grezzi che attendono pazientemente di essere trasformati, sono anch’essi reliquie di un processo alchemico.