Roma 1849: Stefano Lecchi – Il primo reportage di guerra
MOVIO è un progetto, sostenuto dal Ministero dei Beni culturali italiano, che si è posto l’obiettivo produrre uno strumento per la realizzazione di mostre virtuali online.
È stata realizzata una piattaforma, con un software open source denominato CMS MOVIO, che permette l’accessibilità e la fruibilità dei contenuti culturali digitali appartenenti a una mostra o itinerario o percorso culturale che si voglia presentare.
La “mostra virtuale” dunque, si configura come uno spazio per la scoperta non solo delle diverse opere, ma anche dei relativi temi con chiavi di lettura definiti dal curatore, in grado di valorizzare e rendere accessibili le informazioni attraverso diversi oggetti digitali (testi, immagini, audio, video ecc.).
Utilizzando questo strumento viene proposta una mostra virtuale online di Stefano Lecchi, realizzata nel 2019.
Nato nel 1803 e formatosi quasi sicuramente in ambiente milanese, di Stefano Lecchi s’ignora ad oggi la data della morte.
Abile fotografo, in anni di ricerca e sperimentazioni, aveva creato un metodo per colorare i dagherrotipi e un particolare dispositivo di messa a fuoco.
Dopo un lungo soggiorno all’estero, caratterizzato da numerosi spostamenti in diversi paesi, dal 1849 è attestata la sua attività a Roma.
Probabilmente faceva parte dei protofotografi della Scuola Romana di Fotografia, che utilizzavano la tecnica del calotipo, la prima a permettere di trarre più copie positive da un negativo di carta, e che eseguirono le più antiche vedute fotografiche di Roma.
Qui sempre nel 1849 Lecchi realizza delle vedute della città e il primo reportage di guerra sui luoghi delle rovine causate dai combattimenti in difesa della Repubblica romana che, proclamata il 9 febbraio, cadde dopo cinque mesi.
Suo è un ritratto di Giuseppe Garibaldi eseguito nel marzo 1864.