L’occhio del fotoreporter che va oltre gli oggetti
ON THE OTHER SIDE Slovenian photoreportage
Non lontana dalla Biblioteca Nazionale la Jakopič Gallery di Lubiana è con le sue interessantissime mostre un preciso punto di riferimento per tutti gli appassionati di fotografia.
La Galleria occupa uno spazio espositivo unico che risale a molto indietro nel tempo.
In quell’area infatti duemila anni fa sorgeva una basilica romana,
Nella attuale galleria eredità culturale del passato e creatività contemporanea si trovano in dialogo e danno vita a nuove ispirazioni.
Negli ultimi dieci anni, la galleria si è concentrata sulla presentazione di fotografi acclamati a livello mondiale.
Ulteriore enfasi è stata data alle mostre approfondite e retrospettive di rinomati fotografi sloveni, che presentano spesso l’intera produzione della loro vita.
On the Other Side presenta un approccio interdisciplinare, guardando con occhio critico al fotogiornalismo, attraverso le lenti degli studi sui media, della storia dell’arte e della teoria fotografica.
Oltre a fornire una panoramica dei diversi tipi di fotogiornalismo e dei modi in cui le immagini vengono utilizzate nella stampa e nei media elettronici, questa mostra si concentra deliberatamente sul fotoreportage, la forma più completa ed espressiva di fotogiornalismo.
Un fotoreportage combina sempre narrativa visiva e testuale.
Questo è il motivo per cui la maggior parte del materiale in questa mostra non è presentato come singole fotografie, ma nella forma in cui i lettori lo hanno sperimentato, consentendo ai visitatori di vedere l’abilità del fotografo e l’approccio adottato
Questo approccio rivela anche la relazione tra fotografia e testo, con particolare attenzione alla qualità visiva delle singole fotografie trattate come artefatti artistici.
On the Other Side è radicato nel lavoro degli stessi fotogiornalisti, piuttosto che fornirne un’interpretazione attraverso gli occhi di accademici o curatori.
Secondo le loro stesse testimonianze, confermate dalla letteratura accademica, i fotoreporter e il loro lavoro si trovano quasi sempre “dall’altra parte”.
Ovviamente sono sempre dall’altra parte dell’obiettivo rispetto al loro soggetto; i bravi fotoreporter – quelli che cercano di essere più che semplici illustratori – cercheranno sempre di rivelare anche l’altro lato della storia, presentandolo con i propri occhi. In senso sociale,
Le loro fotografie rivelano un altro aspetto, fino ad ora spesso invisibile o sconosciuto, dell’evento in questione.
Nel loro lavoro quotidiano vengono spesso fatti sentire dall’altra parte anche per la politica editoriale – sulla sponda opposta rispetto agli interessi che guidano questa politica.
Il potere narrativo dell’immagine visiva viene spesso trascurato a favore del testo e il contenuto commerciale ha la priorità su ciò che il fotoreporter considera socialmente significativo.
E, come suggerisce il titolo di questa mostra, una fotografia potente è troppo spesso spinta fuori dalla prima pagina, spinta dall’altra parte, trattata come di secondaria importanza.