Le Città immaginate dai grandi artisti del XX e XXI secolo arrivano in mostra a Firenze

Villa Bardini di Firenze ospita la mostra OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter, fino al 19 gennaio 2025

Si è aperta al pubblico il 26 settembre in Villa Bardini a Firenze OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter, mostra promossa dalla Fondazione CR Firenze e da Generali Valore Cultura, in collaborazione con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, che esplora il tema delle identità urbane attraverso le rappresentazioni di grandi artisti del XX e XXI secolo.

La mostra è curata da uno staff di esperti, composto da Lucia Fiaschi, Bruno Corà, Silvia Mantovani e Claudia Bucelli.

Hanno selezionato 126 opere che offrono un viaggio esperienziale intenso che narra di città desiderate, utopiche, metropoli e paesaggi urbani immaginati da artisti dei secoli XX e XXI attraverso molteplici rappresentazioni artistiche: pittura, scultura, architettura e fotografia, video e musica contemporanea.

12 sezioni/ visioni in cui si articola l’esposizione grazie alla guida di citazioni letterarie.

  Esse si rivelano agli occhi dei visitatori attraverso lo sguardo sulle molte e talvolta discordi identità urbane, sempre e comunque protese al superamento dei limiti connaturati all’organismo città.

Fra i grandi nomi legati alla pittura inevitabile punto di partenza è Case in costruzione di Umberto Boccioni, figura fondamentale di riferimento per l’ambito futurista che ha influenzato profondamente l’evoluzione delle arti europee della prima metà del XX secolo.

E ancora Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico e Firenze III/XII di Gerhard Richter, sovrapposizione di istantanea fotografica e pittura secondo la tecnica elaborata dal pittore.

Nel campo della scultura in evidenza lo statunitense Sol LeWitt, esponente della Minimal Art, costruttore di strutture tridimensionali basate su un rigido sistema logico di procedura concettuale, del quale in mostra è esposta una Irregular Tower.

È presente anche Michelangelo Pistoletto con il suo Terzo Paradiso, un alluminio di utopica eco per la sezione introdotta dal testo di Oscar Wilde, affiancato da un’opera di Dani Karavan, Partition del 1973 e dal Cretto bianco di Alberto Burri.

La sezione dedicata all’architettura vede la presenza, tra gli altri, di Le Corbusier, Stefano Boeri, Rem Koolhaas, Pietro Porcinai, Giovanni Michelucci e Antonio Sant’Elia.

Per la fotografia sono presenti opere di Mimmo Jodice, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri.

Non manca la Musica, capace di interpretare la città non soltanto come agglomerato urbanistico ma anche come espressione organica laddove i rumori della città ne divengono la voce.

Il Musicologo Francesco Bonomo ha selezionato alcuni autori contemporanei come Daniele Lombardi, Giuseppe Chiari, John Cage, Luciano Berio, Giuseppe Chiari e Bruno Maderna.

Si chiude infine con il video con la proiezione di un filmato originale del regista Francesco Castellani che lascia spazio allo spettatore di interrogarsi sulle molte identità urbane.