Ad Oslo lo studio di design italiano Formafantasma presenta una ricerca che coniuga ambiente naturale e intervento dell’uomo, concentrandosi sulla lana
Oltre Terra. Why Wool Matters – Mostra Oslo
OSLO – Nasjonalmuseet Pb. 7014 St. Olavs plass N–0130 Oslo
Dal 26/05 al 01/10/2023
Il Nasjonalmuseet norvegese di Oslo detiene, conserva, espone e promuove la conoscenza pubblica delle più grandi collezioni norvegesi di arte, architettura e design.
Nel Museo nazionale convivono l’arte antica e moderna, l’arte contemporanea, l’architettura e il design sotto lo stesso tetto e in modi completamente nuovi.
Fino al primo ottobre 2023 il Museo ospita lo studio di design italiano Formafantasma che presenta la mostra Oltre Terra. Why Wool Matters, che indaga la storia, l’ecologia e le dinamiche globali dell’estrazione e della produzione della lana.
Nel febbraio 2021, il salvataggio di una pecora Merino in fuga ha guadagnato fama internazionale quando è stata trovata nella periferia di Victoria, in Australia, con 35 chilogrammi di lana sulla schiena.
Questo evento straordinario è stato semplicemente il risultato di una mancanza di contatto: se i Merinos non vengono tosati dagli umani, il loro vello continuerà a crescere all’infinito.
Come vivida illustrazione del paradigma della bioprospezione della modernità, questa pecora assomigliava a una macchina per la produzione di lana con naso e orecchie, progettata con cura per l’ottimizzazione e il profitto economico, piuttosto che un animale.
La mostra presenta 4 storie sul rapporto tra pecore e umani che approfondiscono argomenti come co-addomesticamento, colonialismo, allevamento e spreco di lana e come queste relazioni siano tra loro interconnesse.
La mostra è accompagnata da un brano musicale “Lokk for Oltre Terra” composizione originale di Eirik commissionato per la mostra.
Questo brano musicale è costituito esclusivamente da registrazioni sul campo pesantemente manipolate provenienti da allevamenti di pecore nelle Alpi di Sunnmøre, pastori norvegesi che chiamano le loro pecore, tradizionali richiami di pecore norvegesi, nonché registrazioni dei pastori portoghesi mostrati nella mostra.