In mostra opere dei dodici artisti firmatari, tra il 1960 e 1961, della Dichiarazione costitutiva del movimento artistico Nouveau Réalisme

La Fondazione Gabriele e Anna Braglia di Lugano ospita la mostra Nouveau Réalisme: una passione di famiglia

La Fondazione Gabriele e Anna Braglia si è costituita a Lugano nel 2014 con lo scopo di mantenere integra nel tempo la loro collezione, che vanta oltre 250 opere di grandi artisti italiani (Balla, Burri, Cesetti, de Chirico, Depero, Fontana, Modigliani, Morandi, Paladino, Severini, Sironi, Viani) e internazionali (Arman, Basquiat, Botero, Chagall, Christo, Dalí, Doig, Ernst, Léger, Magritte, Mirò, Picasso Valdés, Warhol, nonché un nucleo rilevante di opere dell’espressionismo tedesco di Kandinsky, Marc, Nolde, Kirghner e altri).

Oltre ad aprire le opere alla fruizione del pubblico, la Fondazione organizza, sostiene e promuove mostre, conferenze e altre attività culturali in relazione all’arte moderna e contemporanea in Svizzera e all’estero.

Dal 19 settembre 2024 la Fondazione svizzera presenta la mostra Nouveau Réalisme: una passione di famiglia.

La mostra riunisce una selezione di oltre novanta opere d’arte realizzate dagli undici principali esponenti del movimento e offre un’opportunità unica per immergersi in questa corrente creativa rivoluzionaria.

Il movimento artistico del Nouveau Réalisme nasceva ufficialmente a Parigi nel 1960.

 Guidati dal critico d’arte Pierre Restany, gli artisti firmatari della “Dichiarazione costitutiva” del gruppo asserivano di “aver preso coscienza della loro singolarità collettiva” e promulgavano “nuovi approcci percettivi alla realtà”.

Il movimento si caratterizzava per l’uso di materiali trovati e oggetti di uso quotidiano, spesso trasformati o assemblati in modi originali, per esplorare e riflettere sulla società contemporanea e sui suoi valori.

I firmatari di quella dichiarazione furono: Yves Klein, Arman, François Dufrêne, Raymond Hains, Martial Raysse, Pierre Restany, Daniel Spoerri, Jean Tinguely, Jacques de la Villeglé a cui si aggiunsero César, Mimmo Rotella, quindi nel 1961 Niki de Saint Phalle e Gérard Deschamps.