La mostra “Nino Migliori. I miei gioielli” inaugura l’edizione 2025 di do ut do a Bologna
Mostra Nino Migliori a Bologna. I Miei Gioielli. Sostegno alle cure palliative di “do ut do”(2025) nel programma di ART CITY Bologna
L’arte di Nino Migliori si veste di gioielli per il sostegno alle cure palliative
Il 7 novembre 2024 si è aperta la mostra “Nino Migliori. I miei gioielli” presso il Museo Civico Archeologico di Bologna. Questo evento segna l’inizio dell’edizione 2025 di “do ut do”, la biennale di arte, architettura e design nata con lo scopo di sostenere la Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli e le sue attività di assistenza e formazione in ambito delle cure palliative.
Un viaggio nel desiderio attraverso i gioielli di un maestro della fotografia
Il tema dell’edizione 2025 di “do ut do” è il desiderio, un concetto che la mostra di Nino Migliori esplora con una prospettiva inedita. Famoso per la sua continua sperimentazione tra linguaggi artistici, Migliori presenta dunque una selezione di gioielli realizzati tra gli anni Settanta e Ottanta, provenienti dalla sua collezione privata. Le creazioni, in oro, argento e materiali plastici, rappresentano una forma di espressione unica, dove il confine tra fotografia e scultura si dissolve per dare vita a opere tridimensionali ricche di significato.
Curata da Lorenzo Balbi e ideata da Alessandra D’Innocenzo, fondatrice di “do ut do”, la mostra vuole avvicinare i visitatori a una dimensione della creatività di Migliori ancora poco conosciuta, ampliando la percezione della sua arte come ricerca senza limiti.
L’esposizione: tra lightbox fotografici e riproduzioni d’autore
L’esposizione, allestita nella suggestiva corte vetrata accessibile dalla Sezione Egizia del Museo Civico Archeologico, include teche che ospitano i gioielli originali dell’artista su tavoli in marmo firmati dall’architetto Mario Cucinella. Accanto a questi, cinque lightbox allestiti da In-Novo mostrano fotografie inedite che reinterpretano i gioielli, rivelando la capacità di Migliori di raccontare ogni oggetto attraverso l’obiettivo fotografico. Completano poi la mostra riproduzioni d’autore, realizzate in collaborazione con la Gioielleria Giulio Veronesi, che saranno messe a disposizione dei sostenitori della Fondazione Hospice.
Un incontro tra arte, solidarietà e nuove tecnologie
Oltre alla vendita delle opere, “do ut do” esplora il digitale attraverso una ricostruzione dei gioielli nel Metaverso, creata da Vitruvio Virtual Reality con scansioni 3D realizzate gratuitamente da V-Ger. Questi modelli digitali, visibili su Google Arts & Culture, offrono un’esperienza interattiva unica e garantiscono una visibilità senza precedenti a questa collezione. Ne espandono il potenziale comunicativo oltre i confini fisici della mostra.
Un’iniziativa di raccolta fondi per la Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli
La mostra “Nino Migliori. I miei gioielli” sostiene la Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli di Bologna, una realtà impegnata nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da malattie inguaribili e dei loro familiari. Grazie al sostegno di “do ut do” e delle sue collaborazioni, la Fondazione offre assistenza qualificata gratuita, garantita da équipe multidisciplinari specializzate presso i tre Hospice della zona bolognese.
Il catalogo e il cortometraggio: uno sguardo critico sull’opera di Nino Migliori
La mostra sarà accompagnata da un catalogo che documenterà i gioielli, le fotografie esposte e offrirà saggi critici del curatore Lorenzo Balbi e di altri esperti di arte e fotografia. Il catalogo verrà presentato in occasione di ArteFiera 2025. Inoltre, un cortometraggio diretto da Alessandro Amante arricchirà il progetto con le riflessioni di personalità del mondo della cultura come lo psicoanalista Massimo Recalcati. Ci sarà quindi un approfondimento sui temi di desiderio e creatività che caratterizzano il lavoro di Migliori.
Nino Migliori: una vita dedicata alla sperimentazione artistica
Nino Migliori, nato a Bologna nel 1926, è considerato uno degli artisti più influenti nel panorama fotografico europeo. La sua carriera, iniziata nel 1948, lo ha visto attraversare numerose fasi artistiche e tecniche, dal neorealismo all’informale, fino alle avanguardie più recenti, sempre però con un’attenzione alla continua trasformazione del linguaggio visivo. Le sue opere, spesso classificate come fotografie “offcamera”, esprimono un’impronta visionaria capace di superare i limiti della fotografia tradizionale, rendendolo un vero “architetto della visione”.
La mostra “Nino Migliori. I miei gioielli” è aperta al pubblico fino al 10 febbraio 2025 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, nell’ambito del programma ART CITY Bologna, promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere durante Arte Fiera.