Venezia omaggia Boris Lurie: centenario e arte contemporanea
Boris Lurie arte contemporanea evidenzia il legame tra dolore e creazione artistica nella mostra veneziana. Spazio Badoer
Table of Contents
Toggle
Organizzata da Boris Lurie Art Foundation, in collaborazione con il Center for Persecuted Arts e la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, lo spazio Badoer annesso alla Scuola Grande ospiterà, per tutto il tempo della Biennale Arte la mostra BORIS LURIE – Life with the Dead
Boris Lurie era nato a Leningrado nel 1924 e cresciuto a Riga.
L’8 dicembre 1941, la madre, la nonna, la sorella e il suo primo amore furono assassinate dai soldati nazisti in una sparatoria di massa nella foresta di Rumbula, vicino a Riga.
Il ricordo dei morti lo accompagnò in ogni momento della sua vita.
Boris Lurie sopravvisse al terrore dei campi di concentramento e fu testimone degli orrori dell’Olocausto.
È stato Cofondatore del movimento “NO!art”, ha creato collage, disegni, sculture e testi provocatori e talvolta estremi. “Non c’è dolore più grande che sentirsi straniero tra la gente” scriveva Fëdor Dostoevskij in “Memorie dal sottosuolo”, ed è questa esperienza umana universale del dolore che Boris Lurie grida nelle sue opere.
L’artista è morto a New York nel 2008 l e a Fondazione costituita a suo nome per celebrare il centenario della nascita organizza in Venezia la mostra Life with the Dead, per tutto il periodo che vede la città lagunare al centro dell’attenzione internazionale sull’arte contemporanea per la presenza della Biennale Arte e dei tanti eventi che sono programmati nei più svariati spazi della città.