Momò Calascibetta è stato un artista visionario, ironico e irriverente, senza timori nei confronti di potenti e potentati.
Momò Calascibetta. L’ironia del disincanto – Mostra Marsala
MARSALA (Trapani) – Convento del Carmine Piazza del Carmine
Dal 02/04 al 04/06/2023
Edificato alla fine del XIII secolo il convento del Carmine di Marsala ospita oggi le collezioni della Pinacoteca civica e mostre temporanee.
Dal 2 aprile il Convento del Carmine ospita la mostra Momò Calascibetta. L’ironia del disincanto, a pochi mesi alla scomparsa dell’artista.
Nato a Palermo nel 1949 e morto a Erice nel 2022, Momò Calascibetta è stato un artista visionario, per certi aspetti, grottesco ma sempre ironico e irriverente, senza timori nei confronti di potenti e potentati.
Maniaco del dettaglio si è manifestato come sceneggiatore e come pittore in bilico tra arte colta e arte pop.
Oltre settanta le opere in mostra che, dal 1983 – quando iniziò l’avventura a Milano – fino all’estate del 2021, anno dell’ultima mostra al Museo Riso di Palermo, punteggiano l’arco narrativo di un’intera esistenza votata all’arte e alla pittura.
Un’esperienza che ha preso il via a Palermo, con la prima mostra a Palazzo Vescovile curata da Maurizio Calvesi nel 1976, quindi a Milano a inizi anni Ottanta.
Milano ha rappresentato una strategica piattaforma di lavoro da dove Calascibetta – architetto per formazione, artista autodidatta per vocazione – ha partecipato ad eventi d’arte nazionali e internazionali che hanno attirato l’attenzione di critici e personalità della cultura milanese culminati nel 2002 con la mostra–evento “Terromnia”, a cura di Philippe Daverio.
Philippe Daverio è stato un grande estimatore dell’arte di Momò tanto da aver voluto l’opera “Il gelato di Tarik” come scenografia della popolare trasmissione televisiva Passepartout (Rai3, anno 2005).
La mostra, organizzata dall’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala” in sinergia con l’associazione “ArtMomò”e col patrocinio del comune di Marsala, è curata da Enrico Caruso, già direttore dei Parchi archeologici di Morgantina, Monte Iato, Selinunte e Lilibeo-Marsala oltre che ex Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani.