Fin dall’inizio della sua carriera, il colore nero è stato la cifra stilistica della poetica di Mimma Russo
MIMMA RUSSO. La luce del nero – Mostra Napoli
NAPOLI – Studio Trisorio Riviera di Chiaia, 215
Dal 08/09 al 16/09/2023
Inaugurato nel 1974 da Pasquale e Lucia Trisorio lo Studio Trisorio segue fin da subito tutti i linguaggi dell’arte contemporanea inclusi la fotografia, il video e l’installazione.
A Villa Orlandi ad Anacapri la galleria ha ospitato alcuni dei nomi più importanti dell’arte del XX secolo quali Cy Twombly, Jannis Kounellis, Joseph Beuys, Mario Merz, Sol LeWitt, Pier Paolo Calzolari, Luigi Ontani, Kenny Scharf, Cindy Sherman, Ettore Spalletti.
Nel viale d’ingresso di quella villa nel 1971 Joseph Beuys ha realizzato l’opera iconica “La rivoluzione siamo Noi”.
Oggi è una delle gallerie d’arte più rinomate dell’area con due sedi a Napoli e una a Capri.
Nella sede di Riviera di Chiaia a Napoli la Galleria presenta fino al 16 settembre una mostra personale dell’artista Mimma Russo dal titolo La luce del nero.
Nata nel 1950 a Calabritto in provincia di Avellino Mimma Russo si è formata al corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e decide di dedicarsi totalmente all’arte dopo un periodo di insegnamento presso il Liceo Artistico.
Fin dall’inizio della sua carriera, il colore nero è stato la cifra stilistica della poetica di Mimma Russo.
Il suo lavoro sfida continuamente la soglia della percezione cromatica alla ricerca di nuove modulazioni tonali.
Le sue opere non sono mai inerti, ma piuttosto ogni pezzo interagisce con la luce in modo diverso ed è intriso di una propria vitalità distintiva.
Così ogni superficie può essere profonda o riflettente o possedere entrambe le proprietà a seconda di come viene vista.
Il nero, punto ultimo del contrasto chiaroscurale, viene esplorato nella sua essenza cromatica, come non-colore capace di assorbire e contenere tutti i colori ed esprimersi in una scala di toni pressoché infinita a seconda della luce, delle combinazioni di pigmenti utilizzate dall’ artista così come l’acuità visiva della propria soglia sensoriale individuale.
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