Max Liebermann è stato considerato uno dei più importanti innovatori della pittura tedesca di fine Ottocento
Il Museo Casa di Goethe di Roma ospita la mostra MAX LIEBERMANN – Un impressionista di Berlino, fino al 9 febbraio 2025
Museo Casa di Goethe, in via del Corso a Roma, è un museo tedesco, istituzione dello Arbeitskreis selbständiger Kultur-Institute e. V. (AsKI) di Bonn, ed è finanziato dalla Incaricata del Governo Federale.
Oltre alla mostra permanente che aiuta a scoprire il versatile genio creativo di Goethe, il museo organizza mostre temporanee dedicate per lo più ad artisti tedeschi.
Il 29 settembre 2024 il Museo ha aperto al pubblico la mostra MAX LIEBERMANN – Un impressionista di Berlino, prima retrospettiva ampia del pittore ebreo tedesco Max Liebermann (1847-1935) in Italia.
Nato a Berlino, Liebermann è considerato uno dei più importanti innovatori della pittura tedesca di fine Ottocento: la sua arte e le sue attività politico-artistiche, tra cui quella di presidente della Secessione di Berlino e dell’Accademia Prussiana delle Arti, hanno dato un notevole impulso alla modernizzazione della scena artistica berlinese.
Attraverso opere significative, la mostra ricostruisce le fasi più importanti della produzione di Liebermann, fatta di disegni, dipinti e stampe.
Inizialmente dedito al realismo e al naturalismo, Liebermann fu definito per dileggio “pittore dei poveri” a causa dei motivi antiaccademici con cui raffigurava il duro lavoro nelle campagne.
Intorno alla fine del secolo, i suoi dipinti si ispirarono agli svaghi equestri dei borghesi in riva al mare e dei giovani bagnanti sulla costa olandese.
La tavolozza di Liebermann si illumina e le macchie scintillanti di luce diventano il suo marchio inconfondibile. L’idilliaco giardino di Liebermann in riva al Wannsee, che egli immortalò con colori pregnanti e nello spirito di una visione impressionistica della natura, fu la fonte da cui trassero ispirazione i suoi ultimi lavori.
Sebbene Liebermann intrattenesse stretti contatti con la Francia e soprattutto con la sua “patria artistica”, i Paesi Bassi, anche l’Italia svolse un ruolo decisivo nella sua carriera di pittore.
Tra il 1878 e il 1913 egli valicò le Alpi almeno sei volte. Inoltre, le sue opere entrarono a far parte delle prestigiose collezioni museali di Venezia, Firenze, Milano, Roma e Trieste, alcune delle quali saranno riunite presso il Museo Casa di Goethe.
La mostra presenta inoltre dipinti del giardino sul Wannsee, ritratti di famiglia e di contemporanei provenienti dalla collezione della Liebermann-Villa am Wannsee e da altre collezioni private in Germania.
Un’occasione per riscoprire i luoghi in cui lavorò Liebermann e rafforzare così i legami tra la capitale tedesca e quella italiana.