La ricerca artistica di Maurizio Bottarelli esplora le possibilità generative della materia
Maurizio Bottarelli. Disperdere il limite – Mostra Bologna
BOLOGNA – CUBO Museo d’impresa UNIPOL
CUBO in Porta Europa Piazza Vieira de Mello, 3 e 5
CUBO in Torre Unipol Via Larga, 8
Dal 13/06 al 29/09/2023
CUBO è il museo d’impresa del Gruppo Unipol, realizzato nel 2013 per condividere esperienze attraverso il linguaggio della cultura.
Obiettivo di CUBO è raccontare l’identità, il patrimonio culturale e la storia di Unipol ma anche, più in generale, il ruolo sociale dell’assicurazione con il linguaggio della cultura e dell’arte, ponendo sempre la persona al centro.
Cubo è distribuito a Bologna su due sedi, Porta Europa in piazza Vieira de Mello e, dal 2021, Torre Unipol in via Larga.
Dal 13 giugno CUBO ospita la personale di Maurizio Bottarelli (1943), dal titolo Disperdere il limite e presenta un corpus di dipinti donati dall’artista emiliano al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
Le opere riassumono le tappe più rappresentative del percorso creativo di Bottarelli e danno la possibilità di evidenziare le relazioni di volta in volta stabilite dall’artista con le evoluzioni dell’arte cittadina, nazionale e internazionale.
Relazioni che non vanno intese però nei termini di un allineamento, di un’adesione concessiva alle tendenze del momento, ma anzi, molto spesso in quelli di una lateralità problematica, di confronti improntati alla divergenza, se non proprio all’opposizione alle mode vigenti.
Tutta la produzione di Bottarelli scaturisce da una profonda riflessione sulla criticità della condizione umana, con implicazioni esistenziali avvertite come tramiti della coscienza di vivere, radice di una identità di difficile definizione.
La testa, il nudo e il paesaggio si costituiscono all’interno del suo percorso come i temi più indicati per sviluppare questa riflessione ma il fattore più originale sta nelle interconnessioni, nei rapporti di reciprocità che l’artista riesce a stabilire tra questi temi, tanto da renderli coerentemente intercambiabili.
Temi mediante i quali lo stesso Bottarelli esplora le possibilità generative della materia.
Il percorso si sviluppa cronologicamente partendo da Porta Europa dove vengono esposte opere a soggetto testa e nudo per concludersi in Torre Unipol dove si passa ad analizzare la fase più matura della ricerca dell’artista.
Qui si assiste a un ritorno al paesaggio inteso sempre come metafora esistenziale e alla riapertura di uno spazio romantico, nel quale si avverte uno sguardo a William Turner e al naturalismo di Gustave Courbet, volto a riaffermare la drammaticità della condizione soggettiva di fronte alle forze della natura.