MARIO MERZ. Qualcosa che toglie il peso

- DATA INIZIO: 08/07/2024

- DATA FINE: 06/10/2024

- LUOGO: TORINO – Fondazione Merz

- INDIRIZZO: Via Limone 24

- TEL: +39 011 19719437

Mario Merz è stato uno dei più importanti esponenti dell’arte Povera

Fondazione Merz di Torino propone la mostra MARIO MERZ. Qualcosa che toglie il peso, aperta fino al 6 ottobre

 

Fondazione Merz di Torino propone la mostra MARIO MERZ. Qualcosa che toglie il peso, aperta fino al 6 ottobre
Installation view

 

La Fondazione, intitolata a Mario Merz, uno dei maestri indiscussi dell’Arte Povera italiana, nasce come centro d’arte contemporanea nel 2005, con l’intento di ospitare mostre, eventi, attività educative e portare avanti la ricerca e l’approfondimento dell’arte.

La Fondazione presieduta e diretta da Beatrice Merz figlia di Mario e Marisa, alterna mostre dedicate a Mario e con altre di artisti nazionali e internazionali invitati a confrontarsi con lo spazio della Fondazione e con il suo contenuto, senza tuttavia dimenticare artisti giovani ed emergenti.

Da lunedì 8 luglio 2024 La Fondazione presenta la mostra dedicata a Mario Merz dal titolo Qualcosa che toglie il peso.

L’esposizione presenta una selezione di lavori di Mario Merz tra installazioni, igloo, tavoli, tele e opere su carta.

Fulcro della mostra, la grande opera Quattro tavoli in forma di foglie di magnolia (1985), esposta in questa occasione per la prima volta in Europa, realizzata in occasione della personale da Sperone Westwater e Leo Castelli a New York.

La frase che dà il titolo all’esposizione, Qualcosa che toglie il peso, è stata estrapolata da uno scritto di Mario Merz e si ricollega a questa necessità di guardare alla natura e allo scorrere del tempo per poter raggiungere un senso di leggerezza concettuale, che si ritrova nel nucleo di opere presentate.

La frase di Merz prende le mosse a partire dal concetto, descritto dall’antropologo Claude Lévi-Strauss e legato alla necessità di individuare la natura profonda che si cela dietro ai modelli per arrivare alla base del pensiero umano, il quale nella sua diversità è definito sempre da leggi che sfuggono allo scorrere del tempo e alla varietà degli ambienti.

Nel concetto di antropologia strutturale di Lévi-Strauss, le strutture vengono riconosciute come qualcosa che appartiene all’inconscio, similmente al principio di reciprocità che è all’origine del passaggio dalla natura alla cultura.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì>domenica 11.00 – 19.00

INFO

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