MARIO LUPANO. ERBARIO 900

- DATA INIZIO: 16/05/2023

- DATA FINE: 16/06/2023

- LUOGO: VENEZIA – AARDUORK

- INDIRIZZO: Salizada Zorzi – Castello 4931

Mario Lupano, storico e critico dell’architettura, docente e curatore di mostre presenta il suo lavoro sulla raccolta d’erbe

MARIO LUPANO. ERBARIO 900 – Mostra Venezia

 

Mostra Lupano Venezia
Installation view

 

VENEZIA – AARDUORK  Salizada Zorzi – Castello 4931

Dal 16/05 al 16/06/2023

Aarduork è uno spazio particolare, per artisti disposti ad esporsi nella tempesta, a presentare lavori duri (Hard Work), procedure radicali, fuori dal normale.

In questo spazio a metà strada tra Rialto e l’Arsenale è aperta solo su appuntamento dal 16 maggio 2023 la mostra ERBARIO 900 di Mario Lupano.

Prima ancora di essere una mostra, Erbario 900 è una chiara dichiarazione d’intenti nel ripensare anacronisticamente il secolo XX come un luogo dove convivono ancora erbe che crescono e si intrufolano nel nostro presente come le radici che rigonfiano gli asfalti e le carreggiate delle strade di campagna.

L’autore, Mario Lupano è storico e critico dell’architettura contemporanea, nato nel Monferrato, che ha vissuto tra il Piemonte, Firenze, Reggio Calabria, Bologna fino ad approdare a Venezia.

Qui è stato professore ordinario all’Università Iuav di Venezia, dove ha curato le attività culturali ed espositive della Biblioteca di Ateneo, ed è stato Direttore della didattica.

Nello stesso Ateneo ha insegnato nei corsi di laurea in arti visive, teatro e arti performative, design della moda, continuando la sua pratica di formare persone multi- e trans-disciplinari.

Indaga la circolarità tra procedure progettuali, artistiche, curatoriali; e ha contribuito all’invenzione di nuovi percorsi formativi e di ricerca all’Università.

Erbario 900 è  che  si intreccia in modo invisibile ma concreto con la biografia di Mario Lupano.

 In tutti i suoi spostamenti e le sue ricerche Lupano ha raccolto tracce ed immagini in un corpus che rivela tanto del suo istinto rabdomantico quanto dell’esigenza poetica di rifiutare la nozione per abbracciare una felice narrazione del secolo scorso che destabilizzi l’orientamento.

 Del resto, la Storia è una forma che non può che essere raccontata, e quindi tradotta, trasformata, liquefatta per annaffiare il nostro tempo.

Lupano ama, come tutti gli artisti, l’ambiguità delle tracce visive e la ricchezza che da essa si genera.

Ha dedicato studi soprattutto alla situazione italiana nella prima metà del Novecento, approfondendo le relazioni tra modernismo, architettura, fascismo e dopoguerra del boom economico.

 

ORARI DI APERTURA

INFO

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