Luigi Pericle si è ritirato dalla scena dell’arte dal 1965 in rigoroso eremitaggio e solo casualmente è stato scoperto il suo grande lascito artistico

Il Museèe des beaux arts di Mulhouse ospita una mostra retrospettiva su Luigi Pericle, aperta fino al 26 agosto

Il Musée des beaux-arts di Mulhouse, fondato nel 1864, è dedicato all’arte europea, dalla fine del Medioevo all’epoca attuale, con particolare riguardo agli artisti alsaziani, soprattutto a Jean-Jacques Henner, cui è riservata un’intera sala.

Oltre alla sua collezione permanente il Museo propone al suo pubblico anche mostre temporanee sempre di grande interesse.

Dal 15 marzo 2024 il Musée des Beaux-Arts di Mulhouse dedicherà all’artista e fumettista svizzero di origine italiana Luigi Pericle la prima grande retrospettiva in terra francese.

E’ stato un artista molto particolare Luigi Pericle (Basilea 1916 – Ascona 2001), capace di una scelta radicale.

Nel 1965, all’apice della carriera, esponeva in gallerie ed istituzioni prestigiose nel mondo accanto ad artisti del valore di Appel, Tàpies, Dubuffet e Picasso.

All’improvviso ha deciso di ritirarsi dalle scene e dal mercato dell’arte ed è scomparso in un volontario eremitaggio.

Isolato dal mondo non ha tuttavia abbandonato la sua ricerca artistica e i suoi studi esoterici per i quali quell’isolarsi si è rivelato estremamente prolifico.

In effetti di lui non si è più saputo nulla fino all’acquisizione della sua casa rifugio, ad opera dei coniugi Andrea e Greta Biasca-Caroni e alla loro fortuita scoperta.

In quella casa, infatti, essi hanno trovato il patrimonio di quasi quarant’anni di lavoro di Luigi Pericle.

Ora quel patrimonio d’arte è oggetto di tutela e studio da parte dell’Associazione Archivio Luigi Pericle, fondata nel 2019, che si occupa della conservazione, catalogazione e valorizzazione di più di 4mila opere, 14mila documenti originali e una vasta biblioteca.