Attraverso una selezione di opere di grande prestigio provenienti da collezioni italiane e straniere, i Musei Capitolini rendono omaggio a Luca Signorelli (1445-1523)

LUCA SIGNORELLI E ROMA. Oblio e riscoperte

ROMA –Musei Capitolini Palazzo Caffarelli
Piazza del Campidoglio, 1 – 00186 ROMA
Fino al 3 novembre 2019

Luca Signorelli

Uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento italiano.

La sua altissima parabola pittorica è stata oscurata solo dall’arrivo di due giganti della generazione successiva:

Michelangelo (1475-1564)
Raffaello (1483-1520)

Entrambi, ad ogni modo, si erano ispirati al maestro di Cortona .

LUCA SIGNORELLI E ROMA. Oblio e riscoperte

Attraverso un’attenta selezione di circa 60 opere, l’esposizione intende mettere in risalto il contesto storico artistico in cui avvenne il primo soggiorno romano dell’artista.

In più, vuole offrire nuove letture sul legame diretto e indiretto che si instaurò fra l’artista e Roma.

Il nome del Maestro cortonese è legato alla città pontificia da una sola commissione documentata:

l’affresco con il Testamento e morte di Mosè eseguito per la Cappella Sistina nel 1482.

Anche se breve tuttavia la permanenza romana ha permesso a Signorelli di conoscere direttamente le origini della cristianità e le sculture antiche.

Studio dell’antichità

Dallo studio dell’antichità Signorelli ricavò un particolare repertorio tipologico di nudi maschili e una varietà di pose che rivivono nelle sue figure dipinte.

Dinamismo
Tensione
Animazione
Classicità
Grazia

Questi elementi troveranno una perfetta fusione nel suo capolavoro assoluto:

gli affreschi sulle pareti della Cappella Nova a Orvieto (1499-1504)

una scuola per i grandi Maestri del Rinascimento.

Seppure considerato ai suoi tempi “in Italia tanto famoso e l’opere sue in tanto pregio”, Signorelli cadrà nell’oblio e solo dalla fine del Settecento gli artisti e la critica lo riscopriranno come uno dei precursori della più alta stagione del Rinascimento

LUCA SIGNORELLI E ROMA. Oblio e riscoperte