10 anni di vita italiana ripresa in quattro viaggi dal fotografo californiano di origine italiana Lou Dematteis
Il Museo di Roma in Trastevere presenta la mostra LOU DEMATTEIS. A Journey Back/Un viaggio di ritorno (Fotografie in Italia 1972-1980)
Il 6 dicembre 2023 si è aperta al pubblico presso il Museo di Roma in Trastevere la mostra A Journey Back/Un viaggio di ritorno (Fotografie in Italia 1972-1980) diario visivo, espresso attraverso la fotografia, di quattro viaggi che il fotoreporter statunitense di origine italiana Lou Dematteis (Palo Alto-California 1948)compie in Italia nel 1972, 1977, 1979 e 1980.
La mostra, a cura di Claudio Domini e Paolo Pisanelli, si sviluppa attraverso un percorso di oltre 100 fotografie, per la maggior parte inedite, selezionate tra le migliaia scattate da Dematteis in Italia e riprodotte in massima parte in forma di stampe ai sali d’argento.
Durante quei quattro viaggi, Dematteis si confronta con una realtà fino ad allora solo immaginata, e attraversa la Penisola in lungo e in largo toccando, oltre ai paesi d’origine dei nonni paterni, tra Piemonte e Liguria, Milano, Venezia, Bologna, le coste della Romagna, Firenze e la Toscana, Roma, Napoli e la costiera amalfitana, la Lucania e la Calabria, spingendosi fino in Sicilia.
Un Grand Tour iniziatico, affrontato dall’autore con slancio e curiosità, spostandosi unicamente in treno, che il percorso espositivo cerca di restituire sia in senso cronologico che geografico, per evidenziare anche il processo di rapida trasformazione della società italiana di quegli anni.
Attraverso quell’esperienza Lou Dematteis ha modo di verificare l’efficacia della fotografia come forma di comunicazione e azione politica, per adottarla infine come scelta professionale e di vita negli anni immediatamente successivi, quando diventerà un fotoreporter a tutti gli effetti per l’agenzia Reuters New Pictures.
Nelle fotografie in mostra, a distanza di quasi mezzo secolo da quegli scatti e da quell’Italia, oltre all’evidenza del documento storico, di sapore fotogiornalistico, c’è il “documento emotivo”, il come eravamo, la coscienza di ciò che si è irrimediabilmente perduto.
L’intero percorso della mostra è scandito dalle parole del poeta beat Lawrence Ferlinghetti (1919-2021), in brevi estratti dai suoi versi e dai suoi diari, il quale come Lou Dematteis, di cui è stato buon amico, ha riflettuto spesso sul rapporto con le proprie radici italiane.
Dematteis vive oggi a San Francisco e attualmente è impegnato nella produzione di documentari di carattere sociale.