Una mostra dedicata ad alcune forme di espressione artistica dei linguaggi legati al suono, all’ascolto e alla parola
Listening Post Dalle pratiche di ascolto alla sound art – Mostra Venezia
VENEZIA – Fondazione Bevilacqua la Masa Galleria Piazza San Marco- sestiere san marco n. 71/c
Dal 22/07 al 10/09/202
Venerdì 21 luglio la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia inaugura nella sua galleria di Piazza San Marco Listening Post. Dalle pratiche di ascolto alla sound art.
La mostra prodotta dalla Fondazione e nata da una importante rete di collaborazioni e contributi, racconterà alcune forme di espressione artistica dei linguaggi legati al suono, all’ascolto e alla parola.
Il progetto espositivo ha preso il via dai materiali conservati nell’Archivio Storico Bevilacqua La Masa, in particolare dagli artisti appartenenti “all’ultima avanguardia veneziana”, che, alla fine degli anni Settanta, si sono confrontati con le nuove tecnologie, come Michele Sambin, Claudio Ambrosini e Luigi Viola.
In mostra saranno esposti alcuni video in cui l’utilizzo del suono scardina l’estetica video e invita a riflettere sullo spazio, concessi dall’Archivio Cardazzo e da ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee, Fondazione La Biennale di Venezia.
Inoltre, grazie alla collaborazione della Fondazione Archivio Luigi Nono saranno mostrati documenti audio-visivi riguardanti uno dei capisaldi del rimodernamento sonoro e stravolgimento compositivo, Luigi Nono.
L’indagine si estende alle ricerche più recenti e alla produzione di una nuova generazione di artisti, molti dei quali hanno esposto, hanno avuto uno studio o hanno gravitato attorno alla Bevilacqua La Masa, proseguendo in un percorso di sperimentazione.
Sono:
Michele Spanghero che combina il suono con le arti visive in modo trasversale.
Alessandro Sciaraffa, la cui ricerca trova espressione nell’elaborazione di installazioni e sculture sonore ed è incentrata sulla relazione tra suono, materia, spazio e tempo.
Alberto Tadiello nel cui lavoro di suono emerge principalmente come elemento scultoreo.
Il collettivo Voidche cerca di delineare la realtà attraverso la dimensione immateriale e invisibile dell’audio.
Liliana Moro e Francesco Fonassi, accomunati dalla ricerca che pone nell’ascolto l’elemento cardine del loro lavoro e pone le basi per la nascita di diversi progetti comuni, come l’installazione sonora Duemiladiciassette.
Marzio Zorio che presenta una installazione interattiva sui muri dello spazio espositivo.
Margherita Morgantin invitata a presentare il progetto VIP = Violation of the Pauli exclusion principle, e realizzato in collaborazione con Ilaria Lemmo e Beatrice Goldoni, installazione che riflette sul field recording visivo e sonoro nel contesto del monitoraggio scientifico di dati quantistici.
Mariateresa Sartoriche introduce in mostra l’intrinseca musicalità delle lingue parlate.
Christina Kubisch,considerata una delle pioniere della sound art tedesca, che è riuscita nell’arco della sua produzione a proiettare ‘paesaggi acustici’ attraverso l’esplorazione della potenza del suono.
Il progetto è supportato dalla Fondazione di Venezia.