La mostra Minime d’amore della famosa fotoreporter siciliana Letizia Battaglia, parla di amore in senso assoluto, perché l’emozione dell’amore ha tanti toni e motivi diversi.
Letizia Battaglia: Minime d’amore
La galleria Francesco pantaleone Arte Contemporanea propone nella sua sede di Milano una mostra dedicata a Letizia Battaglia, famosa fotogiornalista italiana nata a Palermo nel 1935.
E’, ancora oggi, una delle figure più in vista nel panorama del fotogiornalismo italiano.
A 27 anni conobbe casualmente il poeta Ezra Pound, di cui ha lasciato delle incredibili immagini nella sua casetta.
Questa veloce conoscenza l’avvicinò alla sua poesia che divenne grande fonte di ispirazione per tutta la sua vita.
Ha lavorato intensamente come fotoreporter fino al 1992, attività che abbandona colpita profondamente dagli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Da allora si concentra sulle sue attività cooperative di sensibilizzazione e divulgazione.
Letizia è interessata a indagare e a sondare il volto di tutti i siciliani per poter riportare a galla, tramite la sua macchina fotografica, le impressioni su pellicola di cosa significhi vivere in quel mondo.
Per questa ragione un enorme parte del suo lavoro, non meno importante, è dedicata alla gente comune, bambini e donne per primi.
La mostra Minime d’amore parla di amore in senso assoluto, perché l’emozione dell’amore ha tanti toni e motivi diversi.
Non si tratta solo della complessa relazione tra due individui – sia esso uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna – ma considera un insieme molto più grande di relazioni, intensità e consapevolezza.
Oltre alle sue immagini più famose e iconiche l’archivio di Letizia Battaglia offre una quantità inaspettata di intimità e opere poetiche, tracce di un’incredibile umanità.
Vite di persone ormai lontane nel tempo e perse nello spazio, vite che di certo hanno amato.
I suoi soggetti sono ritratti tra le strade granitiche della città da un occhio che non invade il loro spazio ma che si avvicina il giusto, come se la fotografa stesse cercando di non spaventarli per non perdere la loro autenticità.