L’empatia e la ricerca dell’identità nel lavoro delle artiste donna che dal Novecento a oggi si sono dedicate alla fotografia
Le donne e la fotografia
La Fondazione Luciana Matalon nasce nel 2000 dalla volontà di dare vita a uno spazio pensato appositamente per la promozione, lo studio e la valorizzazione dell’arte contemporanea
La Fondazione ospita nella sua ampia sede mostre storiche e di artisti contemporanei di pittura e scultura e di fotografia.
Organizza inoltre convegni e iniziative culturali, quali presentazioni di libri, conferenze, incontri, concerti di musica da camera e spettacoli teatrali.
Dall’8 ottobre la Fondazione dedica una mostra allo sguardo femminile nell’arte fotografica e al contributo innovativo che le donne hanno dato a tale linguaggio.
La mostra, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Mandr.agor.art nasce da un accurato lavoro di selezione svolto dai curatori Maria Francesca Frosi e Dionisio Gavagnin che hanno scelto 90 fotografie originali di altrettante artiste fotografe.
Una selezione che intende raccontare il punto di vista femminile in campo fotografico e il suo processo di evoluzione nell’arco di quasi un secolo, con opere che vanno dal 1925 fino al 2018.
Due sono i nuclei tematici attorno ai quali si è andato costruendo il corpus delle opere selezionate: quello dell’empatia e quello della ricerca dell’identità, individuati dai curatori come peculiari dello sguardo e del contributo femminili all’arte fotografica.
Il visitatore lo potrà ricercare nel lavoro di alcune delle più importanti artiste donna che, dal Novecento ai giorni nostri, si sono dedicate alla fotografia.
Sono molti i nomi di rilievo: Cindy Sherman, Lisette Model, Lisetta Carmi, Inge Morath, Tina Modotti, Vanessa Beecroft, Francesca Woodman, Margaret Bourke-White, Diane Arbus, Sophie Calle, Nan Goldin, Sandy Skoglund, Marina Abramović, Gina Pane, Gerda Taro.