LA RIVOLUZIONE DEL SEGNO. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso

- DATA INIZIO: 22/09/2024

- DATA FINE: 12/01/2025

- LUOGO: BAGNACAVALLO (Ravenna) Museo Civico delle Cappuccine

- INDIRIZZO: via Vittorio Veneto 1/a

- TEL: +39 0545-280913

Attraverso le esperienze grafiche degli artisti più famosi a cavallo tra Ottocento e Novecento viene riproposta la rivoluzione che ha segnato l’arte contemporanea

Il Museo Civico delle Cappuccine di Ravenna ospita la mostra LA RIVOLUZIONE DEL SEGNO. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso

 

Il Museo Civico delle Cappuccine di Ravenna ospita la mostra LA RIVOLUZIONE DEL SEGNO. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso
Installation view

 

Dopo i successi delle fortunate mostre dedicate ad alcuni tra i più importanti artisti incisori come Goya, Klinger, Dürer, e della più recente Strade e storie che ha permesso di scoprire i capolavori dell’Ukiyo-e di Hokusai e Hiroshige, continua l’impegno del museo nella valorizzazione dell’arte grafica.

Aprirà al pubblico il 22 settembre 2024 la mostra LA RIVOLUZIONE DEL SEGNO. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso, realizzata a cura di Davide Caroli e Martina Elisa Piacente con la collaborazione di Marco Fagioli.

Questa nuova mostra parte da quella dedicata all’Ukiyo-e e approfondisce l’influenza che ebbe nell’Occidente e, in particolare, tra gli artisti di stanza a Parigi la diffusione della Grafica Giapponese

Nasceva così il cosiddetto diffuse Japonisme e l’arte europea – così desiderosa di nuovi stimoli e influenze – iniziò un mutamento che ne caratterizzò l’evoluzione, andando a concentrarsi sul tema della raffigurazione dell’uomo in un periodo storico caratterizzato dai grandi mutamenti che tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 hanno rinnovato la classicità e introdotto sulla scena artistica quei nuovi canoni destinati a rivoluzionare l’arte conosciuta fino ad allora.

La rivoluzione dell’arte tra Ottocento e Novecento ha modificato irreversibilmente i linguaggi artistici, contemporaneamente sintomo e conseguenza della ricerca di un nuovo senso dell’io e della costruzione di una nuova concezione del mondo.

 LA RIVOLUZIONE DEL SEGNO. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso intende ripercorrere questo viaggio di profonda revisione del sé e della rappresentazione della realtà attraverso le mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione.

Si parte da alcune grafiche di Goya, primo artista dalla sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800 autore tra l’altro di una delle più ricercate illustrazioni della Divina Commedia.

 Arrivano poi le poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard.

Poi interessanti lavori espressione:

dell’espressionismo tedesco con Ensor, Grosz, Kirchner, Kokoschka, Kollwitz, Masereel, Nolde, Pechstein, Schiele

del Simbolismo di Redon e Alberto Martini;

dellastrattismo di Kandinskij e Klee

del Surrealismo di Ernst, Man Ray, Magritte, Dalì, Picabia.

Non sono tralasciate poi le esperienze di quegli autori che sono difficilmente circoscrivibili in movimenti codificati:

gli italiani Arturo Martini, de Chirico, Morandi, Wildt, Boccioni, Marini, Manzù, Carrà, Campigli

e gli europei Chagall, Rouault, Giacometti, Léger, con una spazio importante riservato al lavoro di Picasso, l’autore che forse più di tutti ha segnato l’arte del’900 e che ha utilizzato tutto lo spettro delle tecniche artistiche, comprese quelle calcografiche, per esprimere il suo pensiero.

In mostra, a fianco di quasi cento opere su fogli sciolti, saranno esposte anche diverse pubblicazioni grazie alle quali si diffusero più rapidamente le nuove stampe: veri e propri libri d’artista.

Un’esposizione che ripercorre fondamentali tappe della storia dell’umanità, che hanno portato trasformazioni nella concezione del mestiere dell’artista e delle finalità dell’arte stessa, portandola da una dimensione più accademica ad una più intima e personale, che fa sì che ancora oggi queste opere appaiano ai nostri occhi così contemporanee e vicine alla nostra sensibilità.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì e mercoledì 14.30 – 18.00
  • Giovedì 10.00-12.30 / 14.00-18.00
  • Venerdì, sabato e domenica 10.00-12.30 / 14.30-19.00

INFO

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