Etiope di origine e americana di formazione l’artista astratta Julie Mehretu realizza composizioni sensuali ed emotive
Palazzo Grassi e Punta della Dogana di Venezia presentano la mostra di JULIE MEHRETU. Ensemble, fino a gennaio 2025
Inaugurati nel 2006 e nel 2009, Palazzo Grassi e Punta della Dogana sono i due musei di arte contemporanea della Pinault Collection a Venezia.
Restaurati dall’architetto giapponese Tadao Ando, alternano mostre collettive e monografiche.
Dal 17 marzo 2024 Palazzo Grassi presenta un grande progetto espositivo dedicato al lavoro dell’artista etiope- americana Julie Mehretu (1970, Addis Abeba), a cura di Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista stessa.
Il lavoro di Julie Mehretu è astratto. Le sue composizioni, sensuali ed emotive, sono intrise di tracce e segni immaginativi che emergono alla superficie da una densità di idee complesse e stratificate che hanno origine nel suo impegno di lunga data con le tradizioni e le tracce della storia e della fotografia.
I suoi riferimenti sono di vasta portata: la storia dell’arte, la sociopolitica, la geografia, l’attualità e la vita privata.
Eppure, la sua insistenza sul linguaggio dell’astrazione le ha offerto uno spazio unico di emancipazione per la sperimentazione e l’espressione.
La mostra di Palazzo Grassi riunisce oltre sessanta dipinti e incisioni di Julie Mehretu realizzati durante un periodo di venticinque anni, inclusi molti dei dipinti realizzati dall’artista tra il 2021 e il 2023.
Sono esposte anche opere realizzate da artisti che fanno parte di una cerchia di amici stretti di Julie Mehretu o personalità che l’hanno influenzata.
Gli artisti e autori che affiancano l’opera di Julie Mehretu sono Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, i quali pongono in dialogo la pittura con la poesia, la scultura, il cinema, la voce e la musica.
La pratica di Julie Mehretu è caratterizzata da varie forme di collaborazione e conversazione sostenuta con altri artisti.
Mettendo in primo piano la relazione tra affinità intellettuali ed emotive e la produzione artistica, la mostra disegna un ritratto collettivo di una comunità artistica in dialogo costante.
Presentata sui due piani espositivi di Palazzo Grassi, la mostra include opere della Pinault Collection, oltre a prestiti provenienti dalla collezione dell’artista, da musei internazionali e da collezioni private.
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