Jacob Hashimoto chiude una trilogia di mostre dedicate agli alberi e alla natura della galleria Studio la città di Verona
Jacob Hashimoto – Noise – Mostra Verona
VERONA – Studio La Città Lungadige Galtarossa 21
Dal 24/06 al 23/09/2024
La galleria Studio la Città di Verona nella sua sede storica, la cattedrale, com’è stato ribattezzato questo edificio di archeologia industriale, dedica al tema della natura tre mostre quasi contemporanee.
Sono “Affreschi e Collezioni Botaniche “di Vincenzo Castella, A Requiem in Progress di Lucas Reiner, entrambe aperte fino al 16 settembre, e Noise di Jacob Hashimoto, allestita fino al 16 ottobre.
Artista di origine giapponese, nato nel 1973 a Greeley, in Colorado, di base a New York, Jacob Hashimoto realizza opere spaziali e parietali plurimediali, tra scultura, pittura e installazione in situ.
Hashimoto anela l’infinito: ogni installazione rappresenta l’estremo tentativo dell’artista di darne una rappresentazione immaginativa e materica, attraverso centinaia di piccoli pezzi d’artigianato, sagomati in forme delicate che tendono all’astrazione.
Sebbene abbia già utilizzato colori a olio e acrilici su tela per esplorare punti di contatto con il suo lavoro, spunti e ispirazioni, le sue ultime sperimentazioni in campo pittorico sono più concretamente un ampliamento del corpus di opere per cui è più conosciuto.
Attraverso il linguaggio di questi dipinti, possiamo comprendere meglio i nuclei concettuali fondamentali del processo creativo di Hashimoto.
I dipinti ci permettono di comprendere più a fondo il lavoro svolto nel corso della sua carriera e suggeriscono possibili orientamenti per la sua ricerca.
Questi lavori su tela liberano, di fatto, l’opera dalle caratteristiche più legate alla tecnica e restituiscono i gesti e i motivi essenziali che sono alla base delle riflessioni di Hashimoto.
Le cifre della sua produzione più ampia e conosciuta sono ancora identificabili: in questo caso, le grandi architetture alla base delle sue opere con gli aquiloni si traducono ora in campi di colore e in segni pittorici stratificati su tele di medie dimensioni.
Accanto a queste astrazioni cromatiche, sulla parete più lunga della galleria è esposta in successione una nuova serie di dipinti che utilizza una tonalità neutra, prevalentemente in bianco e nero.